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Progetto di legge di Lori (Pd): Valorizzare gli “artigiani del pane” e distinguere tra fresco e conservato

“Un panorama legislativo incerto non consente una scelta consapevole e informata” spiega la consigliera dem che vuole che il consumatore sia messo nelle condizioni di conoscere le varietà proposte oggi

Barbara Lori (Pd)

Una nuova legge che disciplini la vendita e la produzione del pane dopo l’ormai datata norma del 1967 e in linea con le altre proposte regionali all’esame del Parlamento. Barbara Lori (Partito democratico) ha presentato oggi il progetto di legge che, oltre a stabilire nuove regole e promuovere la modernizzazione delle attività di panificazione, vuole valorizzare la professionalità artigiana e, soprattutto, migliorare l’informazione al consumatore. 

“Se il pane è da sempre uno degli alimenti centrali della cultura alimentare italiana quello che oggi è cambiato rispetto al passato è la possibilità di scegliere tra diversi prodotti, artigianali o industriali, profondamente diversi nei metodi di produzione e conservazione”, spiega la consigliera che ricorda come la legislazione sia ancora in in attesa di un decreto interministeriale mai attuato. “Un panorama legislativo incerto non consente una scelta consapevole e informata” insiste Lori che con questa legge vuole che il consumatore sia messo nelle condizioni di conoscere e quindi scegliere tra le tante alternative proposte. Nel testo si chiariscono infatti le differenze tra “panificio”, “impresa di panificazione” e “forno regionale artigianale”, tra “pane fresco”, “conservato” e “intermedio di panificazione”- specificando come il prodotto debba essere lavorato per fregiarsi della prima denominazione- e di come debba essere venduto in base alla sua freschezza. 

Nel progetto, oltre alle autorizzazioni per l’avvio di nuove attività di panifici, viene definita anche la figura del “responsabile di produzione”, al quale si richiedono “esperienze di pratica e formazione” e il “rispetto delle regole nell’utilizzo di materie prime”. Sarà possibile vendere il pane sfuso anche in aree pubbliche o nei negozi mobili, a patto di “apposite attrezzature con idonee caratteristiche igienico-sanitarie”. 

Infine, nel testo una parte importante riguarda la valorizzazione del prodotto artigianale, con la proposta di una “giornata del pane” annuale, che promuova ed educhi al consumo consapevole. 

(Francesca Mezzadri)

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

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