La Giunta si attivi sul Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (magari adottando “una posizione condivisa in sede di Conferenza delle Regioni e delle province autonome”) “al fine di sollecitare una rapida soluzione del problema” degli aiuti degli anni 2015 e 2016 non ancora pagati alle imprese ittiche per il rispetto del fermo pesca, “circostanza che sta creando serie difficoltà a molti operatori e che ha indotto Federpesca a preannunciare il non rispetto del nuovo fermo biologico, se la partita non verrà chiusa in tempo utile”. E’ la richiesta avanzata in un’interrogazione da Giorgio Pruccoli (Pd), che ricorda che il settore della pesca “sta vivendo negli ultimi anni una contingenza difficile, che ha portato ad un calo delle imprese operanti nel settore, con conseguenze negative sia dal punto di vista economico e dell’occupazione, sia del patrimonio culturale che a questo mondo è legato”.
“Fra i motivi di crisi, accanto ad una legislazione non sempre organica e coerente- riconosce Pruccoli- vi è la diminuzione della risorsa ittica, la cui tutela è, dunque, fondamentale. A questo serve il fermo biologico disposto ogni anno dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, prevedendo un indennizzo per le imprese del settore a sopperire la mancata produzione, in linea con la normativa comunitaria”. Pruccoli vuole infine sapere quanti sono gli operatori coinvolti nel mancato pagamento degli aiuti.
(Marco Sacchetti)
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)