Accesa discussione oggi in Commissione territorio ambiente mobilità, presieduta da Manuela Rontini, per l’esame dell’articolato del progetto di legge di iniziativa della Giunta in materia ambientale. Trentatré articoli che adeguano la normativa regionale e che introducono diverse novità, dal regolamento forestale all’economia circolare. Gli ultimi due articoli riguardano le misure a favore dei territori colpiti dal sisma in Emilia e in Italia centrale per la copertura del servizio di gestione di rifiuti urbani. “Mi rendo conto che i tempi sono ristretti”, annuncia in commissione Luca Sabattini (Pd), relatore di maggioranza, “ma vorremmo lo stesso andare in Aula a luglio”.
“Si tratta di un progetto molto corposo che spazia su diversi ambiti, persino troppi”, commenta Alan Fabbri (Lega Nord) “sembra che gli articoli sulle misure previste per i territori colpiti dal terremoto, un passo avanti anche se tardivo che però condividiamo, siano stati usati come cavallo di Troia per inserire altre norme tecniche più dubbie. Per questo la Lega Nord si asterrà”.
Polemico anche il Movimento 5 stelle soprattutto per quanto riguarda i tempi. “Non si capisce l’urgenza di approvare norme come quella forestale, ad esempio, in attesa da anni”, esordisce Silvia Piccinini, mentre Andrea Bertani rincara i dubbi della Lega nord: “Gli ultimi due articoli sulle misure per i terremotati sono la ciliegina su una polpetta avvelenata”. E la ‘polpetta avvelenata in questione’ è proprio l’articolo 22 già contestato la settimana scorsa in udienza conoscitiva dalle associazioni ambientaliste, che definisce il perimetro di gara per l’affidamento dei contratti di concessione sulle attività di recupero dei rifiuti urbani. Il M5s chiede lo stralcio dell’articolo, accusato di “non aprirsi al mercato e non garantire la concorrenza”, causando “maggiori oneri economici ai cittadini”, come spiega Bertani.
Nessuno svantaggio, secondo Sabattini, anzi l’obiettivo è “quello di superare il modello di 15 anni fa con piccole aziende municipali a favore di un sistema più performante”. Accolti in Commissione anche i tre emendamenti alla norma- proposti dallo stesso Sabattini con Montalti e Rontini- che aumentano la quota minima di subaffidamento al 30% (prima al 25%). Lo scopo, come spiega Lia Montalti (Pd), è quello di “dare maggiore spazio alla filiera locale in un’ottica di competizione”. L’altro emendamento istituisce un fondo per i progetti comunali di riduzione della produzione dei rifiuti e per il riuso, fondo che, come chiarisce Montalti, “sarà suddiviso tra Comuni virtuosi e non, in base a un principio di equità”.
Approvato anche l’emendamento Pd che adegua la normativa relativa alla gestione della Sacca di Goro, per mettere in capo al Comune ferrarese le attività prima di competenza della Provincia, e tre emendamenti proposti da Tommaso Foti (Fdi-An) sugli aggiornamenti legislativi di pianificazione ambientale di settore.
Galeazzo Bignami di Forza Italia si astiene in Commissione e sottolinea le “difficoltà di accesso ai dati di Atersir”, agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifiuti, che, secondo l’azzurro, “non sono conciliabili con le regole di trasparenza”. Sabattini, oltre a chiarire che si tratta di un’agenzia istituita con legge regionale ma dei Comuni, chiede più tempo “per le necessarie verifiche”.
(Francesca Mezzadri)