Il parco Cervi di Rimini e le zone limitrofe, secondo notizie stampa, sarebbero diventate la ‘residenza’ di spacciatori di droga e di persone senza fissa dimora.
E’ quanto denuncia Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione, dove chiede alla Giunta regionale di intervenire, di concerto con l’amministrazione comunale, per contrastare efficacemente spaccio, degrado e criminalità. La situazione è, infatti, “intollerabile per i residenti che dalle finestre vedono gli spacciatori, quasi tutti di origine africana, prendere la ‘roba’ in mezzo ai cespugli o sotto le pietre”, oltre a questo sarebbero “consumate prestazioni sessuali da parte di giovani ragazze in cambio di droga”.
Oltre alle “continue e ripetute segnalazioni”, – aggiunge il consigliere – gli abitanti sono costretti a raccogliere le firme per presentare un esposto all’autorità giudiziaria in modo da sollecitare un intervento che restituisca lo spazio verde alla normalità. Sarebbe poi opportuno – rileva – che l’amministrazione riminese predisponesse un tavolo istituzionale con Questura e Prefettura per contrastare efficacemente fenomeni di macro e micro criminalità nel parco.
Bignami vuole quindi sapere quali iniziative abbia attivato la Regione, in questi anni, per sensibilizzare le giovani generazioni sulle conseguenze derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti e se intenda assumere provvedimenti per sollecitare l’identificazione e lo status degli spacciatori, già a conoscenza delle forze dell’ordine, che stazionano nel parco Cervi.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)
(Antonella Celletti)