Infrastrutture e trasporti

Tpl Reggio, Alleva (AltraER): servizi sporadici e scarsi, Regione assicuri efficienza su tutto il territorio

In una interrogazione il consigliere segnala l’inadeguatezza rispetto ad altri bacini e sollecita la Giunta ad intervenire

Piergiovanni Alleva
Piergiovanni Alleva (Aer)

“Soffre di una pesante inadeguatezza rispetto ad altri bacini della Regione il servizio di trasporto pubblico locale che serve la città di Reggio Emilia”.

È quanto denuncia Piergiovanni Alleva (AltraER) in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale per sapere se sia a conoscenza della situazione nel reggiano ed in generale dell’operato della società Seta e chiede “come intenda intervenire affinché in tutto il territorio regionale ci sia un servizio di trasporto pubblico efficiente e che costituisca davvero un’alternativa efficace al ricorso agli inquinanti mezzi di trasporto privati”.

Il consigliere fa riferimento a numerose segnalazioni ricevute sui servizi di trasporto nel bacino reggiano “sporadici e scarsi”. Non esisterebbero – riferisce-  corse notturne dopo le 20 o, in alcuni casi, dopo le 20.30. Tra gli altri rilievi anche il fatto che spesso i mezzi circolanti, “per lo più obsoleti”, sarebbero in condizioni igieniche “non congrue”. Inoltre – aggiunge – “vengono spesso segnalati dagli utenti gravi ritardi, episodi di fermate saltate e deviazioni di percorsi senza avviso”. E, naturalmente – fa notare Alleva- se un utente per recarsi da casa al lavoro ha anche uno o due cambi da effettuare la situazione “diventa ingestibile, aggravata spesso dal fatto che per i ritardi il titolo di viaggio, che ha validità temporale, scade e deve essere utilizzato un nuovo biglietto”. Ancora: il servizio a chiamata Aladino, “pensato a parziale supporto del trasporto pubblico di Reggio Emilia, – fa presente Alleva – risulta di difficile utilizzo poiché va prenotato entro il mezzogiorno del giorno precedente indicando fermata ed orario preciso ed ha un costo aggiuntivo rispetto”. E tra le altre segnalazioni anche il fatto che non sarebbero previsti trattamenti tariffari agevolati per portatori di disabilità, come accade in altre città, ad esempio Parma.

Di qui la richiesta di intervento alla Giunta regionale. Anche perché, ricorda il consigliere, dal 2012 il trasporto pubblico locale dei bacini di Modena, Reggio Emilia e Piacenza è stato unificato e gestito da Seta. “L’operazione di accorpamento delle diverse gestioni per bacino – sottolinea – era stata presentata anche come il tentativo di omologare l’offerta delle prestazioni nel campo del trasporto pubblico”.

(Isabella Scandaletti)

Infrastrutture e trasporti