“Attenzione e impegno contro la mafia non sono mai eccessivi. Anche gli odierni fatti di cronaca ci confermano che è giusto rafforzare la nostra corazza istituzionale e civile e tenere ben aperti gli occhi su ogni parte della società, a partire dal sistema economico e del credito. La nostra cultura è di contrasto alle mafie e ai loro tentacoli. Questo è un impegno politico e sociale che l’Emilia-Romagna ha assunto da tempo e sul cui terreno, difficile e impegnativo, non si arretra mai”. Così Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa regionale, commenta gli arresti avvenuti a Bologna all’interno di un’operazione anticamorra predisposta dalle competenti autorità giudiziarie campane.
“Lavoriamo- spiega Saliera- per una cultura del merito, di opportunità di crescita per tutti, della giustizia, di diritti e doveri, del rispetto dell’altro e della persona, mossi dalla volontà di essere migliori e dare il proprio apporto per un mondo più bello, più accogliente, più uguale nei diritti. Questi sono i comportamenti per abbattere la mafia. Obiettivi- sottolinea la presidente- che si raggiungono rafforzando la rete fra istituzioni, associazioni di impegno civile, organizzazioni sociali e di impresa nonché lavorando per una politica forte e credibile, che sappia formare e selezionare dirigenti e amministratori della cosa pubblica che sappiano essere impermeabili all’aggressione mafiosa. E, soprattutto, con un impegno delle Istituzioni nei confronti delle scuole di ogni ordine e grado, per dare opportunità di crescita ai ragazzi e di formazione ai docenti affinché possano divenire cittadini consapevoli, affinché si interessino attivamente dei problemi e delle contraddizioni della comunità in cui si riconoscono, per avere politiche concrete di antimafia dei diritti che sappiano fare comunità e far diventare il coraggio e l’indignazione di uno, il coraggio e l’indignazione dell’intera comunità”.
“Come confermano i fatti odierni- ha concluso Saliera- è poi di grande importanza colpire il patrimonio dei mafiosi e operare per restituire alla comunità dei cittadini i beni confiscati alle mafie”.