“La Giunta regionale si impegni ad assicurare ogni sforzo, a livello del Governo e del parlamento italiano nonché delle istituzioni europee (Parlamento e Commissione), affinché, a fronte della deriva autoritaria e totalitaria dell’attuale governo della Turchia, vengano adottate iniziative mirate a ottenere l’immediata scarcerazione degli oppositori politici e dei cittadini stranieri e turchi detenuti solo per avere esercitato il proprio intangibile diritto alla libertà d’espressione”.
È quanto chiede una risoluzione approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa. Il documento è presentato in modo trasversale a firma di diversi consiglieri di M5S (prima firmataria Giulia Gibertoni), Pd, Si e gruppo Misto-Mdp al termine del dibattito in merito alla relazione sulle attività di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e transizione, sulla solidarietà internazionale e sulla promozione di una cultura di pace per il 2012/2015 della Regione Emilia-Romagna.
“Il 6 luglio scorso– ha ricordato Gibertoni- il Parlamento europeo ha approvato a larghissima maggioranza una risoluzione che, tra l’altro, “invita la Commissione e gli Stati membri, conformemente al quadro di negoziazione, a sospendere senza indugio i negoziati di adesione con la Turchia se il pacchetto di riforme costituzionali in quel Paese verrà attuato senza modifiche.” Da un punto di vista regionale – ha segnalato ancora la consigliera – la Turchia non rientra fra i paesi destinatari diretti di interventi previsti dal programma di cooperazione e sviluppo per il triennio 2016-2018, tuttavia la pericolosissima deriva autoritaria turca, connotata dalla rinuncia al carattere laico dello Stato e della società, modifica ulteriormente lo scenario entro il quale si dispone l’azione di cooperazione internazionale dell’Emilia-Romagna”. E questo perché – ha spiegato la consigliera – “l’area del Mediterraneo e in generale le aree di ‘vicinato’ dell’Europa sono fortemente influenzate dalle crisi diplomatiche e militari che su vari fronti hanno comportato la paralisi dei negoziati di pace e l’avanzata jihadista in diversi paesi; le debolezze delle primavere arabe, le tensioni delle potenze regionali e il supporto, anche finanziario, con forti finalità di influenza, di vari paesi, fra i quali anche la Turchia, rappresentano altre minacce alla stabilità”. Di qui l’ulteriore impegno chiesto nella risoluzione alla Giunta regionale di “garantire che il programma triennale di cooperazione internazionale tenga conto dello scenario turco e del suo impatto nelle aree del mediterraneo orientale, del Medio Oriente e del Caucaso”.
La risoluzione è firmata anche dai consiglieri Andrea Bertani e Raffaella Sensoli di M5s, Stefano Caliandro e Francesca Msarchetti del Pd , Igor Taruffi e Yuri Torri di Sinistra Italiana, Silvia Prodi del gruppo Misto-Mdp.
(Isabella Scandaletti)