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Commercio equo e solidale. Bignami (Fi): Regione si pronunci su esito attività finanziate

In una interrogazione il consigliere chiede una valutazione a fronte dei 120mila euro di risorse regionali stanziate annualmente e sollecita una modifica normativa per una maggiore rotazione dei beneficiari

Galeazzo Bignami
Galeazzo Bignami (Fi)

Le attività finanziate dalla Regione a sostegno del commercio equo solidale sono oggetto di un’interrogazione di Galeazzo Bignami (Fi). Il consigliere ricorda che l’organizzazione della Giornata del commercio equo-solidale e le correlate iniziative di sensibilizzazione sul tema “godono di importanti finanziamenti regionali, pari a 120mila euro l’anno, con una copertura del progetto al 100 per cento”.  A fronte di tali risorse, segnala, “meriterebbe una riflessione il fatto che la giornata del commercio equo-solidale, attestandosi su una partecipazione che negli ultimi tre anni sarebbe di circa 9-10 mila persone, non riesca a rafforzare la propria attrattività”. Inoltre, ad avviso del consigliere, “le iniziative di sensibilizzazione, seppur lodevoli, non sembrerebbero aver registrato un coinvolgimento crescente delle scuole, in particolare di quelle primarie e secondarie di primo grado. Infatti, se nel 2014 le scuole coinvolte afferivano a più province, nel 2015 e nel 2016 l’attività si sarebbe limitata a Bologna e provincia, a Forlì-Cesena e a Parma”.

Di qui l’interrogazione alla Giunta regionale per sapere se, anche in considerazione delle risorse investite, ritenga “soddisfacenti i risultati ottenuti in questi anni in termini di partecipazione alle iniziative legate al commercio equo-solidale”. Bignami, inoltre, sollecita “una valutazione sui risultati ottenuti, alla luce del fatto che alcune province sembrano restare completamente fuori dalle iniziative promosse in ambito scolastico per la promozione del commercio equo-solidale”.

Da ultimo Bignami vuole sapere dall’esecutivo di Viale Aldo Moro se non ritenga necessario valutare una modifica alla legge regionale al fine di garantire una maggiore rotazione fra i soggetti assegnatari delle risorse e una migliore e più equa distribuzione delle stesse a beneficio di eventi maggiormente capillari sul territorio. Bignami suggerisce anche di prevedere la formula del cofinanziamento dei progetti da parte dei soggetti che operano nel settore.

(Isabella Scandaletti)

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