“La verifica del rispetto di tutti i requisiti previsti dalla normativa regionale 514/2009, compresa l’applicazione del contratto da parte del gestore della struttura e gli eventuali necessari provvedimenti conseguenti (decadenza e revoca dell’accreditamento), sono di competenza del soggetto istituzionale competente al rilascio dell’accreditamento. Nel caso specifico della Casa protetta di Vergato il soggetto competente è l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese”. Lo dice l’assessore Sergio Venturi al consigliere Igor Taruffi (Si) che, in una interrogazione a risposta immediata in aula, aveva chiesto alla Giunta di garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori della cooperativa sociale Public Sollievo operante nella Casa Protetta di Vergato. “I lavoratori- rileva Taruffi- lamentano il mancato rispetto da parte della cooperativa degli accordi in sede sindacale relativi alla liquidazione di quote arretrate di trattamento di fine rapporto; al mancato pagamento dei primi tre giorni di malattia e il costante ritardo nel pagamento delle retribuzioni”.
“La Giunta regionale – ha precisato ancora l’assessore- è appena intervenuta lo scorso 17 luglio con la delibera 1047 specificando che l’accreditamento può essere temporaneamente sospeso o definitivamente revocato in caso di mancato rispetto delle disposizioni contenute nella contrattazione collettiva nazionale, territoriale e aziendale stipulata dalle rappresentanze dei datori di lavoro e dalle organizzazioni sindacali. L’assessorato rimane a disposizione dell’Unione dei Comuni per quanto riguarda gli aspetti di competenza della Regione”.
Taruffi, nella replica, sostiene “la necessità di fare chiarezza su questa vicenda, dal momento che questa situazione può portare conseguenze dirette sul servizio erogato”. Il consigliere ha chiesto, oltre all’assessorato alla sanità, il coinvolgimento dell’assessorato regionale al lavoro.
(Cesare Cicognani)