Ambiente e territorio

Caccia. Pd propone di ampliare calendario per i cinghiali per limitare i danni agli agricoltori

Serri, Molinari, Campedelli, Sabattini e Rontini in coro: “Tre uscite settimanali per cacciatore con azioni di girata in aggiunta ai tre giorni fissati nel calendario venatorio”

Tre uscite settimanali per cacciatore con azioni di girata in aggiunta ai tre giorni fissati nel calendario venatorio, attualmente in discussione e non ancora definitivo, per la caccia al cinghiale. Una richiesta che segue il filone del contenimento dei danni provocati dagli animali agli agricoltori ma anche agli automobilisti e che arriva con un’interrogazione, prima firmataria Luciana Serri, dai consiglieri del Partito democratico (l’atto è firmato anche da Gian Luigi MolinariEnrico CampedelliLuca SabattiniManuela Rontini).    

La girata, a differenza della battuta, è un metodo di caccia adatto a una piccola squadra di cacciatori costituita solamente da un canaio con un solo cane al seguito e da alcune poste. Nella pratica funziona in modo uguale alla battuta, solo che è praticata su un territorio molto meno vasto e il perimetro di caccia viene designato a partire dalla disposizione delle tracce che il cane fiuta prima dell’inizio.

Ed è proprio questo metodo, poco utilizzato in Italia, che i democratici chiedono al governo regionale di “prevedere all’interno della propria pianificazione: oltre alle tre giornate fissate dal calendario, inserire nei restanti giorni azioni di girata, consentendo al massimo tre uscite settimanali per cacciatore”.

Nello stesso atto ispettivo i dem domandano alla Regione “se intenda apportare modifiche al calendario venatorio vigente per la
stagione 2017-18, in modo da consentire eventuali interruzioni, nei periodi compresi tra il 1 ottobre e il 31 gennaio, oltre a quelle già consentite per neve, con l’obiettivo di permettere una gestione maggiormente flessibile”. Il tutto sentendo prima l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Ultima richiesta dei consiglieri Pd: “Massima attenzione nella pianificazione sugli obiettivi di contenimento dei danni alle attività agricole”.

(Andrea Perini)

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