Imprese lavoro e turismo

Artigianato. Assemblea legislativa: “Più controlli e repressione del sommerso nel settore estetica e acconciature”

Ok a due risoluzioni a firma Lega Nord e Fdi-An, approvate all’unanimità con emendamenti Pd. Chiesta attenzione per gli operatori qualificati

Centri estetici e parrucchieri che non rispettano le norme e operano con personale sprovvisto delle necessarie qualifiche. Per contrare il fenomeno dell’abusivismo nel settore dell’estetica e delle acconciature l’Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità due risoluzioni, presentate rispettivamente dal gruppo Lega nord (primo firmatario Marco Pettazzoni) e da Tommaso Foti (Fdi-An), successivamente integrate da due emendamenti (approvati all’unanimità) a firma di Francesca Marchetti del Pd assieme ai colleghi Luciana Serri, Luca Sabattini e Stefano Caliandro.

Nell’atto di indirizzo presentato dalla Lega nord (e emendato dalla proposta Pd) si chiede di supportare i comuni allo scopo di valorizzare l’artigianato e reprimere il sommerso, soprattutto nel settore benessere e cura della persona. E ciò – si specifica nel testo “anche attraverso la promozione di protocolli ed intese fra i vari enti e le istituzioni competenti nel settore in modo tale da salvaguardare le imprese rispettose delle regole e per la migliore tutela della sicurezza dei cittadini”. Con riguardo ai consumatori si chiede poi di attivare attività si sensibilizzazione per far conoscere i danni sociali e i rischi per la salute connessi all’abusivismo, in particolare nel settore delle acconciature e delle cure estetiche. In generale la risoluzione impegna poi la Giunta “a proseguire le azioni di accesso ai finanziamenti previsti dalla legge regionale per la tutela e la promozione dello sviluppo e la valorizzazione dell’artigianato, con particolare riferimento alle facilitazioni per l’accesso al credito”.

La risoluzione approvata a firma Foti (con emendamento Pd) sottolinea poi in particolare la necessità che “la Regione e gli enti locali oppongano un deciso contrasto all’abusivismo che dilaga nei centri estetici. Il settore – ha detto – è in evidente espansione ed è facile imbattersi in soggetti che esercitano queste attività senza averne i titoli professionali. Cosa che non solo consente di realizzare profitti che non sono leciti ma anche costituisce un atto di concorrenza sleale nei confronti di chi lavora in regola”. Di qui la risoluzione che impegna la Giunta regionale a continuare a condividere con autorità competenti e associazioni di categoria le problematiche che interessano il settore al fine di sollecitare l’applicazione delle norme esistenti e una intensificazione dei controlli.

“Da tempo le associazioni artigiane dell’Emilia-Romagna chiedono una serie di provvedimenti a favore degli operatori regolari” – ha dichiarato Pettazzoni- ricordando che “il fenomeno dell’abusivismo nel settore dei servizi alla persona, specialmente nel campo dell’acconciatura e delle cure estetiche in Italia viene calcolato attorno al 40% delle prestazioni e sta assumendo dimensioni preoccupanti anche nella nostra Regione”. Le attività irregolari, esercitate nelle case private o in sedi prive delle necessarie autorizzazioni, “non solo generano pesanti ripercussioni economiche alle imprese che lavorano regolarmente, ma possono comportare pesanti danni alla salute dei consumatori a causa dell’utilizzo di prodotti scadenti e per la mancanza di preparazione professionale degli operatori”.

“Le due risoluzioni ci vedono uniti su un problema come quello dell’abusivismo su cui crediamo non si possa tacere, anche perché è un fenomeno che mette a repentaglio la salute delle persone”, ha detto Francesca Marchetti. “Lo spirito degli emendamenti avanzati a sua firma (e di altri tre consiglieri) – ha spiegato – è quello di ricordare quanto la Regione sta già facendo sia nell’ambito della commissione regionale dell’artigianato sia sul piano della formazione professionale e delle nuove figure che si stanno affacciando su in un mercato in espansione e che vede ancora un gap della regolazione a livello nazionale. L’obiettivo – ha aggiunto – è certamente quello di avere un’azione forte contro l’abusivismo e dare supporto agli enti locali nei controlli ma anche sostenere la formazione degli operatori.

D’accordo sulle argomentazioni delle due risoluzioni anche Igor Taruffi (Si).  “Colgo occasione per precisare che al tema delle cure estetiche è collegato a quello più complesso e articolato che riguarda l’uso delle acque termali. La possibilità di utilizzo di questa risorsa da parte dei centri estetici è un elemento di riflessione che tornerà nella nostra discussione in Assemblea”, ha ricordato riferendosi alle modifiche dell’attuale legge regionale in materia.

(Isabella Scandaletti)

Imprese lavoro e turismo