Ambiente e territorio

Sassi (M5s): presunta truffa a Regione, la giunta chiarisca “quale sia il caso specifico di garanzia prestata”

Il pentastellato chiede anche di introdurre controlli a campione per le aziende che emettono garanzie fiscali e prestiti nelle procedure di autorizzazione seguite da Arpae

Introdurre nelle procedure di autorizzazione eseguite da Arpae controlli, anche a campione, sulle aziende che emettono garanzie finanziarie, spesso estere, e su quelle prestatrici di denaro, soprattutto società a responsabilità limitata italiane. E’ la proposta lanciata da Gianluca Sassi, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, in un’interrogazione alla Giunta depositata oggi.

Un atto ispettivo che nasce dalla notizia della presunta truffa smascherata dalla Dda di Brescia che ha bloccato “un’associazione a delinquere che avrebbe spacciato polizze fidejussorie false per circa mezzo miliardo di euro a una trentina di società private mentre nella lista dei beneficiari, oggetto della presunta truffa, risulterebbero enti pubblici e partecipate dello Stato, tra cui Consip ed Italferr nonché la Regione Emilia Romagna, coinvolta (come presunta danneggiata) per un importo di 750mila euro”. Ed è proprio per questo che il consigliere ha chiesto nell’interrogazione di fare chiarezza “sul caso specifico di garanzia”.

Infine il pentastellato ha invitato a sottoporre la questione all’esame della Conferenza Stato-Regioni per “un aggiornamento delle leggi in materia per contrastare efficacemente questi illeciti”.

(Francesca Mezzadri)

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