Governo locale e legalità

Strage Bologna, Foti (Fdi-An): Via il segreto di Stato, giunta intervenga sul premier Gentiloni

Il consigliere cita atti e intervista Cossiga sui fatti del 2 agosto 1980 e la possibile pista palestinese. Poi riporta l’attenzione sulla presenza in città di Thomas Kram: “Sarebbe interessante sentirlo tra i narratori del Cantiere 2 agosto…”

Tommaso Foti (Fdi-An)
Tommaso Foti (Fdi-An)

La strage di Bologna, la pista palestinese, il lodo Moro e alcuni atti che potrebbero far luce sui fatti accaduti nel 1980. Nasce da qui l’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia-An Tommaso Foti, che chiede alla Giunta regionale di “intervenire sul presidente del Consiglio Paolo Gentiloni perché, a 37 anni dalla strage di Bologna, venga rimosso il segreto di Stato dagli atti che potrebbero fare luce su un periodo buio della storia italiana”. Foti ricorda anche la pista palestinese e la commissione d’inchiesta parlamentare, la cosiddetta ‘Commissione Mitrokhin’, e il rinvenimento “in questura a Bologna- ricorda l’esponente di FdI-An- la presenza di documenti da cui risultava in città la presenza, la mattina del 2 agosto, del terrorista Thomas Kram” legato al gruppo Carlos, a sua volta conosciuto dalla Stasi, il servizio segreto della Ddr, la Germania comunista dell’epoca della guerra fredda.

Ricorda anche, Foti, il volume I segreti di Bologna, di Valerio Cutonilli e Rosario Priore, in cui “vengono riportate due pagine degli archivi Stasi in cui si delinea l’organizzazione del gruppo di Carlos e il secondo nome a comparire nella lista è quello di Kram”. L’esponente di Fratelli d’Italia ricorda anche un’intervista all’ex presidente del Consiglio Francesco Cossiga, pubblicata l’8 luglio 2008 dal Corriere della Sera, in cui spiega: “La strage di Bologna è un incidente accaduto agli amici della resistenza palestinese che, autorizzata dal lodo Moro a fare quello che voleva purché non contro il nostro Paese, si fecero saltare colpevolmente una o due valigie di esplosivo”. Foti cita ancora le parole di Cossiga: “Divenni presidente del Consiglio poco dopo e fui informato dai carabinieri che le cose erano andate così. Anche le altre versioni che raccolsi collimavano”.

Non solo la parte storica di ciò che accadde 37 anni fa, nell’interrogazione di Foti. Il consigliere cita anche l’evento organizzato dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, Cantiere 2 agosto, 85 storie per 85 palcoscenici, che coinvolge narratori non professionisti per raccontare la storia delle vittime della strage e scrive: “Sarebbe interessante che tra i narratori figurasse anche Thomas Kram, ove da un palchetto improvvisato poter udire la ragione della sua presenza a Bologna la notte tra l’1 e il 2 agosto 1980”.

(Margherita Giacchi)

 

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