E’ giunto a termine anche in Emilia-Romagna, “con risultati probabilmente sbagliati e errori connessi al grave limite organizzativo” che lo ha contraddistinto proprio nella nostra regione, “il concorso per titoli ed esami per il reclutamento di personale docente” che riguarda 349 posti per la scuola dell’infanzia e 1.027 per la primaria.
A segnalarlo è Giulia Gibertoni (M5s) in un’interrogazione, dove fa riferimento “agli esiti del processo di individuazione delle ‘commissioni giudicatrici, nominate con decreti dei dirigenti preposti ai competenti Uffici scolastici regionali’”: “nel caso specifico di questa classe di concorso – spiega – sono stati approvati almeno sei decreti dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la costituzione e la modifica della composizione delle commissioni giudicatrici”, a causa delle ripetute rinunce dei nominati, probabilmente perché le nomine non avrebbero tenuto conto degli impegni che l’incarico avrebbe richiesto. Il risultato – rileva la consigliera – è stato quindi quello di prove orali effettuate in grave ritardo e di graduatorie pubblicate solo il 28 luglio, in una data prossima a quella del 5 agosto stabilita dal ministero per la messa a ruolo dei vincitori, “in modo probabilmente frettoloso e causando vistosi e diffusi errori”. “Nella notte fra il 4 e il 5 agosto – aggiunge – l’Ufficio scolastico per l’Emilia-Romagna ha fatto partire le mail di convocazione dei docenti vincitori per l’assegnazione dell’incarico, facendo tuttavia riferimento a una graduatoria ancora errata in più posizioni, addirittura proponendo in posizione non utile docenti che invece potrebbero e dovrebbero trovarsi in posizione più avanzata”.
“La situazione descritta – commenta Gibertoni – mostra, dunque, evidenti iniquità, con graduatorie che non rispondono agli esiti reali del concorso, con assegnazioni illegittime e quindi foriere di ricorsi, incertezze nell’assunzione delle cattedre con evidenti ricadute anche sugli allievi, conferma delle vistose carenze organizzative”, ma conferma anche “l’interesse solo elettoralistico che ha prodotto la cosiddetta ’buona scuola’”.
La consigliera chiede quindi alla Giunta di invitare il Governo ad assicurare “efficienza e imparzialità all’amministrazione scolastica” e di “sostenere la richiesta di molti docenti e di organizzazioni sindacali di effettuare una seria verifica dei punteggi assegnati”.
(Antonella Celletti)