Sanità e welfare

Sanità. Assegnazione personale, Gibertoni (M5s): servono criteri per evitare “fenomeni di nepotismo”

La consigliera sollecita un provvedimento che,”senza escludere dalle assunzioni nessun soggetto, eviti che all’interno della stessa unità operativa o nello stesso dipartimento operino, in condizioni di subordinazione gerarchica, dipendenti uniti da legami personali o famigliari”

Giulia Gibertoni (M5s)
Giulia Gibertoni (M5s)

Modificare la legge che regola l’organizzazione e il funzionamento del servizio sanitario regionale, introducendo “criteri per l’assegnazione del personale che evitino fenomeni di nepotismo”.

Lo chiede Giulia Gibertoni (M5s) in un’interrogazione rivolta alla Giunta, dove ricorda di aver già presentato un proprio progetto di legge allo scopo di scongiurare situazioni in cui “dipendenti legati da vincoli di parentela o di affinità fino al terzo grado, coniugi o conviventi, prestino servizio in rapporto di subordinazione gerarchica nell’ambito della stessa struttura organizzativa”.

La consigliera vuole quindi sapere se la Giunta condivida questi obiettivi, anche a fronte delle “numerose segnalazioni” da parte di operatori della sanità regionale che “hanno constatato di persona il verificarsi di frequenti rapporti di parentela all’interno di ospedali e di Aziende sanitarie pubbliche”. Si tratta di situazioni – commenta Gibertoni – che “certamente non giovano al buon funzionamento dei reparti, ingenerando nel personale il sospetto di possibili favoritismi legittimati dal legami di parentela”, che potrebbero anche “compromettere l’indipendenza e la credibilità dell’istituzione”.

Di qui, l’esigenza di risolvere queste criticità – spiega – introducendo “una norma che, senza escludere dalle assunzioni nessun soggetto, eviti che all’interno della stessa unità operativa o nello stesso dipartimento operino, in condizioni di subordinazione gerarchica, dipendenti uniti da legami personali o famigliari, dove sia possibile nel rispetto delle norme vigenti sulla contrattazione collettiva”.

Gibertoni domanda quindi all’esecutivo regionale se condivida la scelta di trasferire il personale che si trova in queste situazioni in altre strutture organizzative della stessa azienda sanitaria, in posizioni compatibile con i requisiti professionali posseduti, e di attivare anche procedure di mobilità interaziendale, esclusivamente su base volontaria e nel rispetto delle disposizioni contrattuali vigenti.

Altro punto toccato nell’interrogazione la “prassi delle Aziende sanitarie e ospedaliere di assumere precari nei periodi estivi, in sostituzione di personale in ferie, tramite le società di lavoro interinale senza una rigorosa opera di selezione”.

“Nella stragrande maggioranza dei casi – segnala la consigliera – sembra che questi precari siano assunti con criteri clientelari”, attraverso il sistema delle chiamate dirette tramite le agenzie interinali. “Senza selezione e procedura concorsuale, tuttavia, – rileva – si aprono le porte alla precarizzazione del lavoro infermieristico e di altri operatori sanitari, si rinuncia a garantire un’occupazione stabile e di conseguenza si rende precario il diritto alla salute dei cittadini, che potrebbero essere a contatto anche con personale non adeguatamente formato”.

E questo meccanismo, a fronte della mancanza di una regolamentazione regionale che determini le modalità di selezione del personale da parte delle agenzie interinali, sembra avere l’avallo della stessa Regione, – sottolinea Gibertoni – mentre si dovrebbero “prevedere criteri per la selezione del personale e organismi di valutazioni e controllo, oltre che la programmazione delle assunzioni”.

Parte da queste considerazioni la richiesta dell’esponente del M5s di evitare situazioni di precariato nella sanità regionale, in particolare di non procedere all’assunzione temporanea di personale con chiamate dirette che potrebbero dare adito a situazioni di “nepotismo”. Se, al contrario, la Giunta ritenesse di proseguire con queste modalità di assunzione, Gibertoni ne sollecita la regolamentazione.

(Antonella Celletti)

 

 

 

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