Valutare il ripristino della linea ferroviaria Budrio-Massa Lombarda e avviare il confronto con i vari soggetti interessati. È questo l’impegno che, attraverso una risoluzione depositata in Regione, la consigliera Silvia Piccinini (Movimento Cinque Stelle) chiede alla giunta regionale di assumere.
“La linea ferroviaria Budrio-Massa Lombarda- spiega la consigliera- è una ferrovia dismessa il cui esercizio si è svolto regolarmente dal 1887 al 1964 con un tracciato di oltre 26 chilometri. Un tracciato che potrebbe essere interconnesso con la rete ferroviaria nazionale confluendo nelle linee Bologna-Budrio-Portomaggiore e Lavezzola-Lugo-Faenza”. Un modo, questo, secondo l’esponente M5s, “che permetterebbe un collegamento diretto e alternativo fra Bologna e Ravenna, che è il capoluogo di provincia più popoloso dell’area romagnola nonché sede universitaria distaccata dell’Università di Bologna”.
Inoltre, “l’ipotesi di riattivazione della linea- aggiunge la consigliera- è stata oggetto di studi commissionati da pubbliche istituzioni nel 1988 e nel 2003. L’ultimo studio di fattibilità, condotto dalla società Metis per conto della Regione e delle Province di Bologna e Ravenna, contiene aspetti tecnici di rilevante importanza per giustificare la riattivazione della linea ferroviaria”.
Per questo, la consigliera M5s impegna la giunta “nel proseguire il confronto con i soggetti interessati e coinvolti nel progetto per il ripristino di questa linea ferroviaria, a prendere in esame la ridefinizione di uno studio finalizzato alla verifica, in tempi rapidi, delle condizioni di fattibilità e a prevedere le necessarie misure nell’elaborazione del Bilancio regionale per il 2018”.
(Margherita Giacchi)