Governo locale e legalità

Piccinini (M5s): Dopo il caso Comune Bologna qualifiche e retribuzioni adeguate ai curricula anche in Regione

La consigliera segnala una “situazione pericolosamente simile” a quella della nomina del capo di Gabinetto a Palazzo D’Accursio. Scelte “pesantemente discriminatorie nei confronti della stragrande maggioranza dei dipendenti regionali”

Silvia Piccinini (M5s)

“E’ preoccupante e sconcertante che nelle strutture speciali della Giunta regionale abbondino persone con un inquadramento D o dirigenziale pur essendo prive dei titoli”. Lo afferma Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) in un’interrogazione alla Regione, anche a fronte “della recente sentenza di condanna dell’operato della Giunta comunale di Bologna sulla nomina del capo di Gabinetto”. Dopo il caso di Palazzo d’Accursio, “almeno in Regione” dovrebbe emergere “ragionevolezza nelle scelte d’inquadramento professionale e retributivo” sottolinea Piccinini.

Invece, continua la pentastellata, “sussistono trattamenti diversi per il personale delle strutture speciali della Giunta e dell’Assemblea” e sarebbero numerosi i soggetti in Giunta inquadrati come D o dirigenti “privi di laurea e con curricula che potrebbero essere definiti inadeguati”. Come aggiunge Piccinini, “la definizione dell’inquadramento e del trattamento economico è ricondotta per tali strutture a Presidente e Assessori, senza che sia motivato nello specifico l’inquadramento retributivo delle persone liberamente e legittimamente scelte”. La situazione, oltre che essere “pericolosamente simile” a quella della Giunta comunale del capoluogo regionale, per la consigliera è anche “pesantemente discriminatoria nei confronti della stragrande maggioranza dei dipendenti regionali”.

Sarebbe opportuno, si legge nell’interrogazione, “assicurare che tutti i collaboratori – legittimamente scelti- delle proprie strutture speciali siano in possesso di curricula tali da determinare la congruenza tra la qualificazione professionale posseduta dai soggetti prescelti e la posizione funzionale attribuita, con il correlato trattamento retributivo”. Piccinini segnala anche il caso della “consorte di un Assessore regionale, inquadrata e retribuita da gennaio 2015 al livello D e con riconoscimento delle funzioni e degli assegni di Posizione Organizzativa (pur in assenza di titoli adeguati), peraltro impegnata fino a poche settimane prima nelle strutture speciali dell’Assemblea, posizione ove la stessa legge regionale 1/2015 non consente tale trattamento”.

(Francesca Mezzadri)

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