Ambiente e territorio

Sicurezza. Fabbri e gruppo Lega: vigilantes privati sui treni e nelle stazioni come in Lombardia

Il capogruppo richiama episodi di criminalità e suggerisce anche l’impiego di militari, specie genieri

Regione Emilia-Romagna valuti “la possibilità di utilizzare servizi di vigilanza privata per aumentare la sicurezza all’interno dei treni e nelle stazioni ferroviarie”. A chiederlo, in un’interrogazione rivolta alla Giunta, è la Lega nord, primo firmatario il capogruppo Alan Fabbri.

Negli ultimi mesi, spiegano i consiglieri, “sono stati diverse le notizie riguardanti casi di aggressione al personale in servizio sui treni, non ultimo l’episodio dello scorso giugno di un capotreno minacciato con un cacciavite da un trentenne nigeriano”. Sono tanti, proseguono, “anche i passeggeri che hanno subito aggressioni o rapine nelle tratte del nostro territorio regionale”.

Già dal settembre 2015, evidenziano poi i leghisti, “uomini della vigilanza privata, nel numero di 150, sono stati dislocati sui treni e all’interno delle stazioni ferroviarie lombarde più a rischio sicurezza, a spese della Regione Lombardia”.

Fabbri e colleghi chiedono quindi alla Giunta di valutare la possibilità di utilizzare militari, in particolare genieri, per funzioni di sicurezza, sia sui treni sia nelle stazioni ferroviarie.

L’atto è stato sottoscritto anche da Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Daniele Marchetti, Stefano Bargi, Matteo Rancan, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli.

(Cristian Casali)

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