“Appare tutt’altro che imminente l’approvazione della legge sul riordino dei parchi e delle aree protette, che dovrebbe prevedere l’istituzione del Parco unico interregionale del Delta del Po”. È Tommaso Foti (Fdi-An) a lanciare l’allarme sulla situazione dell’area protetta nel Delta del Po.
Peraltro, precisa il consigliere, “risulta essere scaduto il mandato del presidente del Parco del Delta (Massimo Medri) senza che la Regione abbia nominato il successore, né che al predetto sia stato conferito l’incarico di commissario”.
La legge in questione, spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia-An, “delega il governo, entro sei mesi dall’entrata in vigore, ad adottare un decreto legislativo per l’istituzione di un unico parco nel Delta del Po, in sostituzione dei due regionali, emiliano-romagnolo e veneto”. In fase di esame da parte della Camera, prosegue, è stata decisa “una modifica al criterio di delega” che prevede “l’integrazione del piano per il parco non solo con il piano di azione dell’area Riserva di biosfera Delta del Po-Mab Unesco (come previsto dal testo iniziale), ma anche con le strategie d’area delle aree interne Contratto di foce e Basso ferrarese comprese nell’ambito della Strategia nazionale delle aree interne (Snai)”.
Foti chiede quindi alla giunta regionale di sollecitare l’approvazione del progetto di legge, ora in discussione nella commissione Territorio e ambiente del Senato. Inoltre, richiede l’impegno dell’esecutivo regionale sulla conclusione della trattativa per il trasferimento alla proprietà pubblica della Penisola di Boscoforte, sempre nel parco del Delta del Po.
(Cristian Casali)