COMUNICATO
Ambiente e territorio

Rifiuti Bologna. Bignami (Fi): ampliamento discarica Baricella contrasta con Piano rifiuti regionale

Il consigliere rileva che nel Piano rifiuti regionale non è contemplata una pianificazione per i rifiuti speciali e che l'”ampliamento della discarica di Baricella costituirebbe un precedente in contrasto con gli obiettivi legati alla consistente riduzione delle discariche”

Nella nostra regione sembra non esistere “una pianificazione per i rifiuti speciali o un trattemento dei soli rifiuti speciali prodotti sul territorio”. E’ quanto afferma Galeazzo Bignami (Fi) che, in un’interrogazione alla Giunta, chiede quale sia il quadro normativo comunitario e nazionale che di fatto impedirebbe tale pianificazione e a quanto ammonterebbe – in termini di tonnellaggio – il fabbisogno di smaltimento di rifiuti speciali (sia pericolosi che non pericolosi).

Il consigliere illustra il caso della discarica di Baricella, in provincia di Bologna, il cui “ampliamento” sarebbe stato presentato nel progetto contenuto all’interno della procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale) in corso. Il progetto prevederebbe “la realizzazione di una nuova discarica per rifiuti non pericolosi in adiacenza alla discarica esistente, esaurita”. Il fatto che, rileva Bignami, “un impianto sia realizzato in adiacenza al precedente non significa però che si sia automaticamente in presenza di un’operazione di ampliamento anche in considerazione del fatto che l’impianto, prima contemplato dal Piano rifiuti provinciale (e poi regionale), con il nuovo progetto uscirebbe dalla pianificazione per la nuova tipologia di rifiuti che dovrebbe accogliere” (ovvero rifiuti speciali che di norma non sarebbero pianificabili).

Quindi, l’eventuale riapertura del sito di Baricella risulterebbe quantomeno “incongruente”, oltre che “costituire un precedente sul quale riflettere e interrogarsi, poiché in contrasto con gli obiettivi legati alla consistente riduzione delle discariche
annunciati dalla Regione in occasione dell’approvazione del Piano rifiuti”. “La presunta svolta verde della Regione Emilia-Romagna che mirava a portare la raccolta differenziata al 73%”, sottolinea Bignami, “appare piuttosto inverosimile se, per contro, non si ha la possibilità di pianificare l’ingresso di rifiuti speciali, i cui impianti non sembrano nemmeno apparire nel Piano rifiuti”.

(Francesca Mezzadri)

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