Ambiente e territorio

Territorio Gatteo. M5s: no ad area produttiva ecologicamente attrezzata (Apea)

Bertani e Sensoli: “inutile e costoso consumo di suolo ad alta vocazione agricola; la Giunta regionale intervenga”

La Giunta regionale fermi la realizzazione, da parte del Comune di Gatteo (Forlì-Cesena), di una nuova zona Apea (area produttiva ecologicamente attrezzata) di circa 35 ettari, a sud del casello dell’autostrada A14. Lo chiedono, in un’interrogazione presentata in Regione, Andrea Bertani, primo firmatario, e Raffaella Sensoli (M5s), che si fanno interpreti delle preoccupazioni dei cittadini per “un’operazione urbanistica, figlia di una pianificazione molto datata, che comporterà consumo di suolo, spreco di denaro e aumento dell’inquinamento”.

L’Amministrazione comunale – si legge nell’atto ispettivo – nel dicembre 2016 ha adottato il nuovo Piano strutturale intercomunale (Psi) nel quale “è prevista una nuova zona Apea, scelta che comporta la trasformazione di 25 ettari di territorio ad alta vocazione agricola in area produttiva”.

Si tratta di una scelta – criticano i consiglieri pentastellati – non solo difficile da essere compresa, dato che il territorio di quel comune presenterebbe già oggi una percentuale di consumo di suolo altissima (31%) e ben al di sopra della media regionale (10%) e di quella provinciale (8%), ma addirittura in contrasto con gli orientamenti delle nuove norme regionali e statali, in fase di approvazione, che fissano quale obiettivo il contenimento di uso di suolo.

Da qui l’iniziativa di Bertani e Sensoli, che domandano all’esecutivo regionale anche “se non ritenga sufficienti le Apea realizzate in regione e le aree industriali previste, ma non realizzate, nell’ambito del Rubicone, cioè nel territorio di Gatteo e comuni limitrofi”.

(Luca Govoni)

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