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Agricoltura. Ln: sostenere filiera produttiva del Parmigiano Reggiano

Filiera del formaggio Dop colpita, a causa della siccità, da drastica riduzione della produzione di fieno per il bestiame. I leghisti chiedono alla Regione di intervenire

La Giunta intervenga, con misure di sostegno agli allevatori o con altre iniziative, al fine di limitare i danni alla filiera del Parmigiano Reggiano arrecati dalla grave siccità estiva, che ha compromesso la produzione di foraggio e fieno destinati all’alimentazione del bestiame nelle zone di produzione del formaggio. Lo chiedono, in una risoluzione presentata in Regione, i consiglieri della Lega Nord, primo firmatario Fabio Rainieri.

La drastica diminuzione della produzione di foraggio e fieno – riportano i leghisti nell’atto d’indirizzo – oltre a far salire il prezzo di mercato di questi alimenti per il bestiame, e quindi i costi di produzione per le aziende zootecniche, impedirà a numerosi allevatori di vacche bovine produttrici di latte da trasformare in Parmigiano Reggiano di rispettare il Disciplinare di produzione, con l’effetto inevitabile di una netta riduzione del prodotto.

La riduzione della produzione di questo formaggio Dop – sottolineano i consiglieri del Carroccio – sarebbe particolarmente dannosa per l’economia regionale, in quanto il Parmigiano Reggiano è prodotto al 95 percento su territorio emiliano, assorbe il 95% della produzione di latte regionale e, stando agli ultimi dati del Consorzio di Tutela, genera 1 miliardo e 117 milioni di giro d’affari alla produzione e 2 miliardi e 10 milioni al consumo, con una filiera produttiva che conta 50mila addetti.

Queste le ragioni dell’iniziativa del Gruppo regionale della Ln.

Oltre a Rainieri hanno sottoscritto la risoluzione Alan Fabbri, Gabriele Delmonte, Matteo Rancan, Daniele Marchetti, Andrea Liverani, Marco Pettazzoni, Massimiliano Pompignoli e Stefano Bargi.

(Luca Govoni)

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