La Giunta promuova una campagna di sensibilizzazione finalizzata a rafforzare il rispetto della donna, che per alcune culture come quella islamica non gode di una condizione di parità con l’uomo, facendo affiggere negli uffici pubblici e nelle strutture regionali cartelli e pannelli, in italiano e lingua araba, che invitano a trattare con rispetto ogni donna. Lo chiedono, in una risoluzione presentata in Regione, i consiglieri della Lega Nord, primo firmatario Daniele Marchetti.
I leghisti prendono spunto da un sondaggio pubblicato da un quotidiano che fotografa il livello di integrazione degli immigrati di cultura islamica nel nostro Paese: il 41% non accetta che la propria figlia studi e si laurei (il 74% fra gli anziani); il 51% non tollera un fidanzato cattolico per la propria figlia; quasi 4 immigrati islamici su 10 vietano cibo italiano alla figlia femmina; 6 immigrati su 10 si dichiarano non integrati (58%), il 31% (un terzo del totale) non vuole integrarsi e un ulteriore 28% vorrebbe integrarsi ma trova ostacoli nel lavoro e nella lingua. “La lettura di questi dati- spiegano i consiglieri del Carroccio- evidenzia quanto gli episodi di violenza sulle donne, di maltrattamento o di resa in schiavitù di cui si rendono autori immigrati di cultura islamica non debbano essere presi alla leggera”.
Da qui l’iniziativa del gruppo Ln, che invita l’esecutivo regionale anche “a promuovere, tramite la Conferenza regionale delle elette, iniziative analoghe in tutti i comuni dell’Emilia-Romagna”.
Oltre a Marchetti hanno sottoscritto la risoluzione Alan Fabbri, Gabriele Delmonte, Matteo Rancan, Fabio Rainieri, Andrea Liverani, Marco Pettazzoni, Massimiliano Pompignoli e Stefano Bargi.
(Luca Govoni)