La legge sulla partecipazione, le sue regole e come applicarle. Sono i temi affrontati in una mattinata dedicata a un confronto sulla riforma della legge sulla partecipazione a sette anni dalla sua nascita nel 2010. Tecnico di garanzia di questa legge- con la quale vengono riservate risorse a progetti promossi dai cittadini- è il direttore generale dell’Assemblea legislativa Leonardo Draghetti. Al confronto hanno partecipato Giuseppe Boschini, consigliere regionale e membro del Congresso dei poteri locali e regionali nell’ambito del Consiglio d’Europa, Pamela Fussi, assessore comunale di Sant’Arcangelo di Romagna, Domenico Pennizzotto, responsabile Ufficio reti e lavoro di comunità del quartiere Santo Stefano di Bologna, Francesca Gelli, componente dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana e l’avvocato Vincenza Rando, attiva tra l’altro nell’associazione antimafia “Libera”.
Regole e democrazia da far conciliare e “questo non è un tema scontato -spiega Boschini-, soprattutto perché nel vissuto, per molti cittadini, la democrazia è libertà di pensiero e di espressione, specie nell’epoca dei social. Perché ci sia democrazia serve che ci sia anche etica, ma spesso i cittadini sentono le istituzioni troppo lontane: per questo non è facile parlare di etica”. Ma le regole della partecipazione “possono educarci all’evoluzione della democrazia -aggiunge Boschini-, così come anche le istituzioni possono imparare dalla partecipazione”.
I progetti che arrivano dai cittadini possono dunque prendere vita grazie alla partecipazione. E non è un caso, infatti, che i quartieri di Bologna si impegnino in questo senso, proprio come quello di Santo Stefano, che il prossimo 21 ottobre organizza una passeggiata per promuovere i progetti, tra cui uno sulla lotta al degrado. Aprire, quindi, le istituzioni ai cittadini. “E la collaborazione tra l’Assemblea legislativa e la Giunta -spiega l’assessore regionale Emma Petitti – fa sì che la partecipazione sia un tema che sta prendendo il via, visto che sono stati coinvolti 24.000 soggetti”.
Dunque, per Yuri Torri membro dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea e delegato dall’Up a seguire la legge, “bisogna mettersi sia dalla parte delle istituzioni, dei tecnici, ma anche dei cittadini. Per questo stiamo lavorando tutti insieme per rivedere la legge sulla partecipazione”.
(Margherita Giacchi)