Risorse finanziarie adeguate e agevolazioni fiscali e tributarie concrete; criteri omogenei per tutto il territorio e mappatura delle zone per concentrare gli interventi; specificare che il limite dei 3mila abitanti è riferito a singole frazioni e non all’intero comune; infine, favorire l’inserimento di giovani e donne. Sono queste le più importanti osservazioni e richieste formulate da Stefano Bollettinari (Confesercenti ER), Antonio Gurrieri (Confcommercio ER), Alessandro Santoni (sindaco di San Benedetto Val di Sambro, in rappresentanza dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese), Giancarlo Benaglia (assessore del Comune di Pianoro) e Wainer Rossi (Confartigianato ER), che sono intervenuti in occasione dell’udienza conoscitiva sul progetto di legge finalizzato al sostegno dei piccoli negozi polifunzionali in zone svantaggiate del territorio tenuta oggi dalla commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri.
Il progetto di legge, proposto da Pd e Si, di cui sono relatori, rispettivamente di maggioranza e di minoranza, Gian Luigi Molinari (Pd) e Gabriele Delmonte (Ln), prevede finanziamenti e sgravi fiscali per sostenere, nelle zone svantaggiate (montane e rurali) i piccoli negozi, consentendo di ampliarne la polifunzionalità, cioè la possibilità di abbinare la vendita di prodotti e servizi alla somministrazione di alimenti e bevande.
L’udienza conoscitiva di associazioni di categoria, istituzioni ed enti locali si è aperta con una breve illustrazione dei contenuti del progetto di legge da parte dei due relatori. Molinari ha ricordato come l’obiettivo della proposta sia la salvaguardia dei piccoli negozi di vicinato che si trovano in zone svantaggiante del territorio (zone soggette a rarefazione commerciale e a rischi spopolamento), nella consapevolezza della loro importanza non solo economica, dato che in molti casi svolgono una funzione di autentico presidio sociale. Si vuole favorire – ha aggiunto – sia l’attività di quelli in esercizio sia l’insediamento di nuovi negozi proprio puntando sulla polifunzionalità, in particolare grazie alla vendita di servizi di interesse pubblico anche attraverso convenzioni con soggetti pubblici e privati. Decisivo – ha concluso – sarà il ruolo dei Comuni, in particolare nell’assicurare le agevolazioni fiscali e nell’assegnare i contributi.
Il relatore di minoranza, Delmonte (Ln), ha richiamato la funzione fondamentale dei Comuni nell’individuazione delle aree, in particolare nelle frazioni e nelle località più sperdute e meno popolate, in cui favorire l’apertura di negozi polifunzionali. Inoltre, ha ricordato come le misure di sostegno siano in primo luogo destinate agli esercizi commerciali in attività, al fine della loro salvaguardia. Ha apprezzato, inoltre, la previsione di finanziamenti per l’acquisto di terreni da utilizzare per l’insediamento di negozi polifunzionali, fermo restando l’assoluta preferenza per il riutilizzo di immobili e terreni. Infine, il consigliere leghista ha richiamato l’impegno a non caricare di servizi aggiuntivi attività commerciali, come quelle presenti in montagna, spesso gestite da persone anziane.
I rappresentanti delle associazioni di categoria e gli amministratori locali, nei loro interventi, hanno espresso apprezzamento per la proposta di legge, che “coglie la valenza non solo economica ma anche sociale del negozio, vero presidio territoriale, di legalità e di sicurezza”. Altro concetto ribadito con forza è che “frenare la desertificazione commerciale contribuisce a migliorare la qualità della vita in aree marginali del territorio”. Ultimo richiamo è andato al tema dei criteri e delle risorse finanziarie, competenza della Giunta regionale. Univoche le richieste: “semplificare la burocrazia, uniformare i criteri, ad esempio evitando che i contributi in conto esercizio a fondo perduto impediscano l’accesso al credito, favorire l’inserimento di giovani e donne e stanziare risorse adeguate”.
Ha concluso la seduta l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini, che, nel ribadire come il sostegno al commercio sia una delle priorità politiche della Regione, ha assicurato l’impegno della Giunta sia nella definizione di criteri rigorosi ed efficaci sia nello stanziamento delle risorse finanziarie necessarie.
Il progetto di legge, oltre che da Molinari e Taruffi, è sottoscritto dai consiglieri Alessandro Cardinali, Roberto Poli, Manuela Rontini, Katia Tarasconi, Marcella Zappaterra, Luciana Serri, Barbara Lori, Lia Montalti, Paolo Calvano, Stefano Caliandro, Paolo Zoffoli (Pd) e Yuri Torri (Si).
(Luca Govoni)