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Agroalimentare. Sì unanime a risoluzione Fdi-An per trasparenza su provenienza derivati pomodoro

L’Assemblea approva testo Foti per impegnare la Giunta sul Governo per introdurre l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta

Voto unanime dell’Assemblea legislativa alla risoluzione a firma Tommaso Foti (Fdi-An) per impegnare “la Giunta ad assumere ogni utile iniziativa affinché da parte del Governo italiano sia sostenuta, in ogni sede istituzionale, l’introduzione a livello comunitario dell’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta, così da garantire ai consumatori, con la massima trasparenza, un’adeguata informazione sulla provenienza dei derivati del pomodoro”.

Quella del pomodoro, ha spiegato Foti, “è una delle filiere più importanti in termini di quantità e di fatturato per il settore agroalimentare, il cui prestigio risulta purtroppo offuscato da accuse di scarsa trasparenza e dalla crescita di fenomeni di contraffazione per le materie prime importate dall’estero”. Per valorizzare la filiera del pomodoro italiano, ha poi evidenziato il consigliere, “appare indispensabile puntare sui valori distintivi del prodotto, ossia sull’elevata qualità”.

L’Emilia-Romagna, ha riferito Luciana Serri (Pd), “ha sempre cercato di favorire il percorso della tracciabilità dei prodotti, per valorizzare il lavoro degli imprenditori agricoli e per tutelare i consumatori”. Condividiamo, ha aggiunto, “i principi contenuti nella risoluzione”.

Marco Pettazzoni (Ln) ha ricordato che “sono 91 i milioni di pomodori importati dalla Cina e venduti come made in Italy”. Il consigliere ha poi dichiarato il voto favorevole della Lega alla risoluzione.

(Cristian Casali)

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