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Pompignoli (Ln) insiste sul bando da primario al Bufalini di Cesena: “La giunta spieghi perché annullato e rifatto”

Il consigliere presenta una nuova interrogazione per conoscere i requisiti con cui l’Ausl romagnola avrebbe selezionato un dirigente per Ostetricia. “Venturi in imbarazzo, e inadatti i vertici dell’azienda”

Massimiliano Pompignoli (Lega Nord)
Massimiliano Pompignoli (Lega)

Una nuova interrogazione alla giunta regionale presentata da Massimiliano Pompignoli (Lega Nord) per tornare sul concorso indetto dall’Ausl della Romagna per un posto da primario del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale Bufalini di Cesena e annullato quando ormai era già stato vinto da un professionista di Salerno. Il consigliere, infatti, non è soddisfatto della risposta arrivata dall’assessore alla Sanità Sergio Venturi alla sua precedente interrogazione, che tradisce “grave imbarazzo” da un lato e dall’altro “conferma- dice l’esponente leghista- un percorso a dir poco paradossale”.

“Secondo quanto riferito dall’assessore -spiega Pompignoli-, l’Asl decise improvvisamente, a gennaio scorso, con la graduatoria già stabilita e un vincitore in pectore, di cambiare gli assetti del settore di riferimento posticipando di sei mesi la conclusione della procedura relativa al bando. Secondo l’assessore -spiega ancora il consigliere-, nell’aprile scorso, si approvò un riassetto dell’area ostetrico-ginecologica per cui, a giugno, l’Ausl stabilì unilateralmente, senza considerare le ricadute della disposizione e disattendendo l’esito di un concorso regolare, la revoca della precedente selezione”.

Dunque, il leghista interroga la Giunta e l’assessore per sapere “quale giudizio esprimano sulla vicenda e se non concordino nel considerare i vertici Ausl della Romagna inadatti al ruolo ricoperto e all’origine della confusione che sembra regnare nell’Azienda”; “quali siano le vere ragioni che hanno determinato l’annullamento del primo concorso e la proclamazione del secondo”; “se sia stato verificato, per ogni partecipante, il possesso dei requisiti specifici di ammissione, in particolare per quanto riguarda l’anzianità di servizio”.

Pompignoli chiede poi alla giunta “se non creda che ci sia stata scarsa chiarezza nell’attribuzione dei punteggi per qualità e quantità dei titoli, con quali modalità si sia svolto il colloquio e se il sorteggio avrebbe potuto evitare qualsiasi dubbio su una eventuale discrezionalità”. Vuole infine sapere il consigliere di opposizione “se esistano precedenti, nella sanità emiliano-romagnola, di annullamenti di bandi di concorso già conclusi e se, infine, quanto accaduto non sia un pericoloso precedente”.

(Margherita Giacchi)

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