Un progetto di legge firmato dai consiglieri del Movimento 5 Stelle Raffaella Sensoli, Andrea Bertani, Gian Luca Sassi e Giulia Gibertoni che mira ad apportare modifiche alla legge regionale sulle norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione mutualistica in Emilia Romagna. “Un progetto di legge -spiegano i consiglieri- che apporta interventi importanti per rafforzare la capacità di imprese cooperative di costituire un motore dello sviluppo sociale ed economico”.
Nello specifico, il pdl prevede che “la Regione sostenga programmi di educazione alla legalità -sottolineano gli esponenti M5s- con particolare riferimento alle norme anticorruzione e alla presenza della criminalità organizzata, modifica la composizione della consulta per la cooperazione, prevedendo che ne entrino a far parte anche i rappresentanti dei soci lavoratori e dei soci prestatori, che tengano conto anche delle diverse dimensioni aziendali, con riferimento alle piccole e piccolissime imprese”. Inoltre: “La Consulta non deve elaborare direttamente, ma esprimere un parere sul rapporto biennale dello stato della cooperazione”. Si prevedono poi modifiche “alle funzioni dell’Osservatorio”, i rappresentanti della Regione negli organi della Fondazione dovranno svolgere la loro
funzione “senza percepire compensi, indennità o gettoni”, si inserisce “la possibilità per la Regione di intervenire con forme di contributo a sostegno, anche legale, alle iniziative promosse dai soci lavoratori ed ex lavoratori di imprese cooperative a tutela del prestito sociale e del risparmio sociale, nel caso di eventuali fallimenti di imprese cooperative” e, infine, è previsto “il parere della competente commissione assembleare nel processo di concessione di contributi e finanziamenti alle cooperative di nuova costituzione”.
“Questo progetto di legge -spiegano i consiglieri M5s- non comporterà oneri aggiuntivi per il bilancio della Regione e muove dalla consapevolezza dell’alto valore della cooperazione come forma di organizzazione di impresa e dalla volontà di adeguare gli strumenti normativi regionali agendo sia per il superamento delle criticità sia per valorizzare i principi fondativi della cooperazione”.
(Margherita Giacchi)