Andrea Liverani (Ln) chiede alla Giunta regionale chiarimenti in merito alla realizzazione della centrale a biomasse in fase di costruzione nell’area dell’ex zuccherificio Eridania a Russi, in provincia di Ravenna. Si tratta – scrive il consigliere in un’interrogazione – di un impianto a biomasse da 30 megawatt alimentato con residui lignei a chilometro zero e una trentina di addetti la cui gestione sarà affidata alla società PowerCrop.
Il progetto – ricorda il leghista – è da subito stato avversato da gruppi e associazioni di cittadini che hanno fatto ricorso al Tar, ottenendo la sospensione dei lavori. L’appello al Consiglio di Stato presentato da PowerCrop ha portato alla ripresa dei lavori, ma la società deve ultimare la costruzione della centrale entro l’estate del 2018, pena la perdita dei fondi europei.
L’impianto – evidenzia l’esponente del Carroccio – sarà alimentato da cippato di legno il cui fabbisogno è di circa 270mila tonnellate all’anno, di cui, però, solo 21mila saranno garantite dalla pioppicoltura, contro l’estensione della quale ha manifestato contrarietà la gran parte degli agricoltori del territorio. Inoltre, l’attività della centrale comporterà un aumento consistente del traffico veicolare nella zona di Russi e dei paesi vicini.
Di qui l’iniziativa di Liverani, che domanda all’esecutivo regionale se il progetto iniziale, dato l’iter burocratico quasi decennale, preveda una tecnologia ancora attuale e soprattutto conforme alle ultime normative approvate sul contenimento delle emissioni climalteranti.
(Luca Govoni)