Una due giorni a Parma, per la presidenza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna. La città emiliana, infatti, dopo la riunione dei presidenti delle Assemblee regionali che si è tenuta in Prefettura, ha ospitato ieri il convegno “Turismo enogastronomico e suo ruolo nello sviluppo del territorio” nella sede dell’Unione parmense degli Industriali. Un’occasione per sottolineare la qualità dei prodotti locali e l’importanza di essere un centro nevralgico dell’enogastronomia. Oggi invece, i presidenti delle Assemblee faranno tappa in un caseificio tipico della zona. Ad accogliere i vertici dei parlamenti regionali italiani, la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Simonetta Saliera e il vicepresidente Fabio Rainieri, che proprio a Parma, la sua città, ha voluto organizzare un momento di confronto per una regione che del turismo fa il suo volano.
Il convegno, appunto (a cui hanno partecipato anche i consiglieri regionali parmensi del Pd Massimo Iotti e Barbara Lori e la presidente della commissione Politiche economiche dell’Assemblea, Luciana Serri), è stato uno spunto per sottolineare quanto siano insostituibili certi prodotti locali, in particolare il modo di realizzarli e curarli. “Ringrazio l’Unione Industriali per la possibilità di parlare di una delle peculiarità del nostro territorio -ha detto Rainieri-. Se Parma ha avuto meno problemi di altre città in tempi di crisi è anche per questo tipo di prodotti”.
Una città, Parma, che per Simonetta Saliera “ha una storia di cultura, di musica, ma anche di produzione del cibo. Si punta alla qualità del prodotto, che nasce grazie al legame stretto con la storia del territorio, a un aspetto di modernizzazione, alla sicurezza dei processi e alla tracciabilità. Non è un caso -ha spiegato- che a Parma sono 44 i prodotti alimentari certificati”.
Secondo l’assessore al Turismo Andrea Corsini, anche lui all’incontro, “è importante valorizzare le nostre grandi eccellenze per aumentare i flussi di turisti. E il turismo enogastronomico è un settore importante in questo senso”.
Per Alberto Figna, presidente dell’Unione parmense degli Industriali, “Parma mostra esempi ben riusciti perché ha prodotti competitivi: non è un caso che sia la terza città italiana per export alimentare. Non si tratta, dunque, solo di gustare cibo, ma anche di farlo con attenzione”.
Secondo Franco Iacop, coordinatore dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, “uno dei compiti delle Regioni è la tutela del made in Italy e una delle nuove frontiere del turismo è vivere le qualità più profonde di un territorio. La specializzazione dei prodotti e la qualità fa sì che questo tipo di turismo diventi un asset importante dello sviluppo locale. In questo senso va vista l’opportunità di questo convegno”.
Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano reggiano ha sottolineato l’importanza di questo prodotto, “che diventa un magnete: grazie al prodotto arrivano i turisti”. Per Massimo Spigaroli “I turisti cercano qualità e devono trovarla nella nostra cucina, ma anche nelle nostre persone” e “il fine ultimo è che il turista mangi bene -ha detto Alberto Spagnolli, di Europeen food safety authority- e quando parliamo di cibo parliamo di sicurezza alimentare, misure di supporto e di qualità”. Uno dei segreti è “associare il buon cibo alla cultura”, come ha sottolineato Diana Candusso, di Promo Turismo del Friuli Venezia Giulia.
(Margherita Giacchi)