Sanità e welfare

Sanità. Gibertoni (M5s): sterilizzare i rifiuti infettivi direttamente nelle strutture sanitarie

Disegno di legge della pentastellata per un progetto pilota di sterilizzazione in situ: “si può stimare una riduzione dei costi a carico delle strutture sanitarie pubbliche nell’ordine del 50-75 per cento (circa 4-5 milioni di euro all’anno)”

Un progetto pilota sulla sterilizzazione dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo all’interno delle strutture sanitarie pubbliche. La proposta, contenuta in un progetto di legge presentato all’Assemblea legislativa, arriva da Giulia Gibertoni del Movimento 5 stelle.

Un disegno di legge, spiega la consigliera, “elaborato nell’ottica di valutare le migliori e più convenienti possibilità, sia dal punto di vista economico che ambientale, offerte dalle moderne tecnologie per il trattamento dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo”.

La sterilizzazione in situ, si legge nella relazione del progetto di legge, “rappresenta una soluzione efficiente dal punto di vista ambientale: un processo di autosmaltimento praticato all’interno della singola struttura sanitaria che trasforma il rifiuto speciale pericoloso a rischio infettivo in rifiuto classificato come urbano, riducendone di circa il 25 per cento il peso e di circa il 75 per cento il volume e, di conseguenza, diminuendone significativamente i costi di smaltimento”.

Sulla base degli attuali costi di gestione e smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi a rischio infettivo, evidenzia quindi Gibertoni, “si può stimare una riduzione dei costi a carico delle strutture sanitarie pubbliche nell’ordine del 50-75 per cento (circa 4-5 milioni di euro all’anno), mentre i costi per l’implementazione del sistema sarebbero di circa 8-10 milioni di euro, il periodo di ammortamento dell’investimento sarebbe quindi stimabile nell’ordine dei due anni”.

(Cristian Casali)

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