La Regione Emilia-Romagna dovrebbe, in vista del rinnovo dell’accordo con lo Stato del Paranà, cogliere l’opportunità di intervenire sul governo federale del Brasile per l’estradizione del criminale Cesare Battisti. Lo chiede Tommaso Foti (Fdi-An) in una risoluzione nella quale ricorda la collaborazione tra Emilia-Romagna e Paranà, siglata nel 2009 e ora in fase di rinnovo, che impegnerebbe entrambi gli Stati a “intensificare le relazioni esistenti e favorire una collaborazione bilaterale sostenibile”.
La Corte suprema brasiliana ha bloccato ogni procedimento di estradizione del terrorista Cesare Battisti, arrestato mentre cercava di scappare in Bolivia, rimandando la decisione al 24 ottobre 2017 – decisione che ad oggi non sarebbe ancora nota – fa presente Foti nell’atto. Battisti, ricorda il consigliere, è “un pluriomicida” evaso più volte, che “non ha mostrato mai segni di ravvedimento e non si è mai dissociato o pentito” per i crimini commessi. Anzi, riporta Foti nell’atto, “il brindisi verso i giornalisti dopo il rilascio nei giorni scorsi in attesa del pronunciamento della Corte suprema brasiliana è emblematico del suo atteggiamento arrogante e spavaldo nei confronti delle vittime e dello Stato italiano”.
L’accordo con il Paranà si rifà all’affermazione dei valori universali del dialogo, della democrazia e del rispetto dei diritti, dai quali, secondo Foti, “non può certamente esulare la certezza della pena che è un principio di giustizia nei confronti delle vittime e della società, oltre che rappresentare un elemento di credibilità dello Stato”.
“La giunta dovrebbe attivarsi con il governo italiano” sottolinea infine il consigliere “affinché vengano attuate tutte le misure necessarie a che il pluriomicida sconti finalmente la pena alla quale è stato condannato”.
(Francesca Mezzadri)