Parere favorevole dalla commissione Territorio, ambiente e mobilità allo schema di regolamento sull’utilizzo in agricoltura degli effluenti di allevamento (materiale organico di scarto), del digestato (sottoprodotto semisolido degli impianti di biogas) e delle acque reflue. A sostegno del nuovo regolamento si è schierata compatta la maggioranza (Partito democratico, Sinistra italiana, Misto-Mdp) mentre le opposizioni hanno optato per l’astensione (Movimento 5 stelle, Lega nord, Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale).
Composto da 58 articoli, il regolamento recepisce la disciplina sull’utilizzo del digestato distinguendolo in due tipologie: quello agrozootecnico e quello agroindustriale, in base ai materiali e alle sostanze in entrata nell’impianto. Modifica centrale del nuovo regolamento anche se, come hanno spiegato i funzionari della Regione rispondendo a una domanda di Massimo Iotti (Pd), già dal 2011 l’Emilia-Romagna aveva individuato le specifiche per l’utilizzo del digestato in agricoltura. E’ stato invece Gianluca Sassi (M5s) a spostare l’attenzione su “chi dovrebbe controllare la qualità di questo prodotto” trovando la spiegazione dei tecnici della Giunta: “Fino al 2015 erano le provincie che lo svolgevano, ora è in capo ad Arpae con i suoi servizi territoriali”.
L’atto, cui la commissione presieduta da Manuela Rontini ha dato il proprio benestare, aggiorna anche il programma d’azione per le zone vulnerabili ai nitrati, le disposizioni per quelle non vulnerabili, specifica la comunicazione del rinnovo e introduce alcuni elementi di semplificazione.
“E’ evidente l’importanza di questo regolamento- sottolinea Barbara Lori, consigliere del Partito democratico- perché porta chiarezza su alcune situazioni che venivano trattate in modo differente a seconda del territorio in cui si era. E’ garanzia di trattamenti uniformi e elemento di semplificazione”.
(Andrea Perini)