“Quale è numero di persone prese in carico sul territorio dell’Ausl imolese nell’ambito del progetto Start-Er?”. A chiederlo, in un’interrogazione rivolta alla Giunta, è Daniele Marchetti della Lega nord.
Il consigliere, nello specifico, vuole anche sapere se le persone coinvolte nel progetto siano richiedenti di protezione internazionale già ospitati in strutture afferenti all’area del circondario imolese o se provengono anche da altri territori. Chiede anche quali siano i criteri utilizzati nella selezione (in corso nella sede del Nuovo circondario imolese) e il ruolo che compete, nella gestione del progetto, ai dipendenti dell’Ausl di Imola.
Il progetto Start-ER, si legge nell’atto ispettivo, con “la finalità di rafforzare le competenze istituzionali e la tutela della salute dei richiedenti e titolari di protezione internazionale in condizione di vulnerabilità psico-sanitaria”, ha vinto nel 2016 il bando del Fondo asilo, migrazione e integrazione (Fami) del ministero dell’Interno. “Vede come capofila- spiega il consigliere- l’Ausl di Bologna e come partner la cooperativa sociale Camelot, con il ruolo specifico di supporto per il coordinamento tecnico-operativo”. Al progetto, prosegue, “partecipano anche tutte le Ausl regionali e i partner del terzo settore che gestiscono l’accoglienza in Emilia-Romagna”. Si stima, conclude Marchetti, “che verranno raggiunti dal progetto almeno 2.000 richiedenti e titolari di protezione internazionale e si valuta la presa in carico di 100 minori stranieri anche non accompagnati”.
(Cristian Casali)