“Promuovere azioni di approfondimento sulle possibilità applicative, anche nella pubblica amministrazione, della tecnologia Blockchain, anche attraverso la collaborazione di soggetti regionali come Aster, Ervet e Lepida e avvalendosi del contributo delle università emiliano-romagnole”. A chiederlo, in una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa, sono Silvia Piccinini, Andrea Bertani e Raffaella Sensoli del Movimento 5 stelle.
La Blockchain, si legge nell’atto d’indirizzo, “è una tecnologia open source che permette di eseguire e memorizzare pubblicamente transazioni monetarie e non, in maniera sicura e inalterabile, la sua applicazione principale è la criptovaluta bitcoin”. Ogni transazione, si evidenzia, “è sempre fissata nella Blockchain e protetta dalla crittografia, quindi riconosciuta e verificabile con certezza e trasparenza”.
L’uso delle valute digitali basate sulla Blockchain, spiegano gli esponenti pentastellati, “si sta diffondendo anche nella pubblica amministrazione”. In Italia, aggiungono, “sono in crescita gli esercizi, le imprese e i professionisti che consentono pagamenti in bitcoin”. Mentre la Commissione europea, concludono, “ha stanziato 500mila euro per la creazione di un osservatorio dedicato alla tecnologia Blockchain”.
(Cristian Casali)