
La riduzione dello spreco alimentare, soprattutto quello domestico, è un obiettivo globale che deve coinvolgere tutti gli Stati, così come scritto nella Carta di Milano dell’Expo 2015; quali sono i prossimi interventi che la Regione Emilia-Romagna metterà in campo? A chiederlo in un’interrogazione alla Giunta è Lia Montalti (Pd) con altri consiglieri dem, Manuela Rontini, Katia Tarasconi, Giorgio Pruccoli, Paolo Zoffoli e Giuseppe Paruolo.

“In Emilia-Romagna sono numerosi i progetti promossi da Comuni, associazioni, università e imprese emiliano-romagnole per contrastare lo spreco di cibo,” ammette Montalti, “un problema che in Italia vale oltre 3,5 miliardi di euro nella filiera produttiva e 12 miliardi di euro per quello domestico”.
La campagna europea Spreco Zero nata da Last Minute Market nel 2010, la rete sprecozero.net alla quale la stessa Regione ha aderito, il protocollo d’intesa con Last

Minute Market, Confesercenti e Federconsumatori – un vero e proprio patto di collaborazione per incentivare la donazione di cibo e rafforzare la solidarietà recuperando da negozi e pubblici esercizi oltre 1,2 miliardi di euro di prodotti alimentari invenduti – fino alla borsa anti-spreco della Coldiretti ER a disposizione di alcuni agriturismi per portare a casa gli avanzi: questo l’elenco delle azioni messe in campo fino a oggi.

Montalti, quindi, chiede in che modo, anche grazie alla legge Gadda 2016 e alla legge regionale sull’economia circolare, la Giunta intenda sostenere e coinvolgere, anche in futuro, le diverse realtà del territorio – Comuni, associazioni e imprese – per rafforzare la battaglia contro lo spreco alimentare.
(Francesca Mezzadri)



