COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente Cotignola. Impianto gas, Marchetti (Ln): chiarire motivi accensione torcia sicurezza

Il consigliere chiede i motivi dell’accensione della torcia di sicurezza e se ci sono pericoli di terremoti da effetto fracking o di contaminazione nei terreni

Negli ultimi giorni una delle torce dell’impianto di stoccaggio di gas naturale a Cotignola (Ravenna), solitamente usate come sfiatatoio, è stata accesa con “intensità di fuoco non abituali”. A riportare il fatto in un’interrogazione alla Giunta è il consigliere regionale Daniele Marchetti (Ln).

“La torcia sarebbe stata accesa” spiega Marchetti “per evitare scoppi” visto che durante le perforazioni di un nuovo pozzo “si sarebbe trovata una sacca di metano”. Il consigliere sottolinea che dell’accensione della torcia “non era stata data indicazione in nessuno dei siti istituzionali del territorio” e chiede “che tipo di pozzo sia in costruzione nell’impianto e perché sia stata necessaria l’accensione  della torcia di sicurezza” per tre giorni consecutivi.

Sulla questione Marchetti vuole delucidazioni anche riguardo alle “autorizzazioni”, chiedendo quali abbia rilasciato la Regione, il Comune e l’Unione della Bassa Romagna e anche “quali forme compensative abbiano ottenuto i comuni”.

Per quanto riguarda il tema della sicurezza, il consigliere domanda “cosa viene utilizzato per tenere in pressione il gas nel sottosuolo, se ci sono pericoli di contaminazione di terreni e falde” e quali sono i rischi in termini di subsidenza e terremoti da effetto fracking (tipologia di estrazione petrolifera).

In conclusione si concentra sui controlli e chiede “chi li effettua relativamente alle procedure di lavorazione, di prevenzione incidenti e per la sicurezza dell’impianto”.

(Giacomo Barducci)

 

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