Governo locale e legalità

Sicurezza. Bignami (Fi): avviare controlli su status migranti che risiedono in cooperative sociali

La richiesta arriva dopo il fermo del presunto quarto componente della banda di dieci spacciatori che ha aggredito la troupe di Striscia la notizia e che sarebbe domiciliato in una onlus

Galeazzo Bignami (Fi)
Galeazzo Bignami (Fi)

Avviare un iter di controlli per conoscere lo status dei migranti che risiedono nelle cooperative sociali. A chiederlo, attraverso un’interrogazione, è il consigliere dei Forza Italia Galeazzo Bignami che prende spunto dal fermo del presunto quarto componente della banda di dieci spacciatori che martedì 14 novembre ha aggredito la troupe di Striscia la notizia.

Il ragazzo fermato, infatti, è un gambiano di 29 anni, disoccupato, con regolare permesso di soggiorno e “sarebbe domiciliato in una cooperativa sociale onlus della provincia di Bologna”. Ma, rimarca nell’atto Bignami, “nelle cooperative sociali dovrebbero alloggiare solo i richiedenti asilo in attesa che la commissione esamini le rispettive domande”. E il ventinovenne “non sarebbe un richiedente asilo”.

Un fatto che spinge Bignami a domandare al governo regionale “se sia possibile che un non richiedente asilo possa essere domiciliato in una cooperativa sociale e se sussistano criteri di controllo su chi effettivamente alloggi e sia domiciliato in quelle onlus che operano nel campo dell’accoglienza”. Richieste che vanno ad aggiungersi all’invito ad avviare un iter di controlli “con gli organi competenti per individuare lo status dei migranti (richiedenti asilo o no) che risiedono nelle cooperative sociali”.

Poi, tornando al caso specifico del ventinovenne fermato, Bignami interroga la Giunta per sapere se “stesse svolgendo corsi di formazione linguistica o professionale oppure attività di volontariato nella cooperativa”.

(Andrea Perini)

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