COMUNICATO
Sanità e welfare

Droghe. Dipendenze in crescita, Gibertoni (M5s) chiede commissione. Paruolo (Pd): “Mai trascurato tema”

L’assessore Venturi in Aula su richiesta di Bignami (Fi) che si è dichiarato soddisfatto della scelta di non aprire alla legalizzazione

“Tutelare e rafforzare il benessere della società e dell’individuo, salvaguardare la salute pubblica, offrire un elevato livello di sicurezza per la popolazione, adottare un approccio equilibrato e integrato del fenomeno della droga”. Questi i principi alla base delle politiche regionali di contrasto alle tossicodipendenze, su cui l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, è intervenuto in mattinata in Assemblea legislativa su richiesta di Galeazzo Bignami di Forza Italia.

Negli anni, ha spiegato Venturi, “sono aumentati gli assistiti con dipendenze (7.000 nel 1991, 33.700 nel 2016): significativa la presenza di non residenti (16,2 per cento in regione, con picchi del 25 per cento a Piacenza e Bologna); l’età media degli assistiti si sta alzando (il 50 per cento ha più di 39 anni), le persone con dipendenza da sostanze illegali rappresentano il 65 per cento (principalmente da eroina e cocaina), il 25 per cento per problemi legati all’alcol, al tabacco il 5 per cento e al gioco d’azzardo il 5 per cento”.

Per fare fronte “a queste nuove complessità- ha poi evidenziato l’assessore- sono previsti percorsi differenziati per popolazione (adolescenti, minori, adulti, stranieri e scuole) e per tipologia di dipendenza (sostanze stupefacenti, alcol, gioco d’azzardo e dipendenze emergenti)”.

Critiche dure dall’opposizione, che ha chiesto l’attivazione di una commissione di studio sul tema. La maggioranza ha invece parlato di un impegno che prosegue e che ha portato dei risultati.

Giulia Gibertoni del Movimento 5 stelle ha parlato di “un fenomeno in crescita, come sospettavamo”, di “un problema che non è più residuale”. Occorrono, ha rimarcato, “interventi organici e strutturati, sono cambiate le priorità” e contestualmente c’è bisogno “di azioni forti ed efficaci nella lotta allo spaccio e alla malavita organizzata. Non possiamo accettare zone franche in cui il commercio illegale avviene con disinvoltura, come in piazza Verdi e alla Montagnola a Bologna”. La consigliera ha poi chiesto l’attivazione di una commissione di studio sul tema droghe e illegalità.

Si è dichiarato soddisfatto Galeazzo Bignami (Forza Italia) non tanto per le singole azioni previste nel programma, ma soprattutto per la risposta dell’assessore alla richiesta politica e culturale fatta dal partito. Non è prevista nessuna apertura alla legalizzazione e nessuna differenziazione tra l’uso di sostanze stupefacenti leggere e pesanti: di questo si è dichiarato sollevato Bignami: “Chi usa droghe leggere non necessariamente passa alle pesanti, ma sicuramente chi è reduce dalle pesanti è passato dalle leggere”. Il consigliere ha ricordato in Aula le parole di Vincenzo Muccioli per porre anche l’accento sul lavoro della Comunità di San Patrignano come modello a cui fare riferimento perché la soluzione è “puntare alla riabilitazione del soggetto attraverso il lavoro e la dignità”. “L’uso delle sostanze stupefacenti di qualsiasi tipo compromette i tessuti cerebrali”, è però differente dall’alcol, ha precisato Bignami.

“Buone intuizioni” per Gian Luca Sassi (Movimento 5 stelle) che però si è dichiarato preoccupato riguardo alla reale efficacia delle azioni. Secondo il consigliere la collaborazione – soprattutto con chi ha competenze in questo ambito in tutti i settori – è fondamentale e bisognerebbe agire con maggiore “tempestività e incisività” soprattutto per le future generazioni. Più lavoro nelle scuole, magari in collaborazione con chi è uscito dal tunnel delle dipendenze per evitare lezioni “supponenti o infantili”.

In risposta a Gibertoni è intervenuto Giuseppe Paruolo (Pd) che ha parlato “di passaggi dell’intervento surreali”. “Non abbiamo- ha quindi evidenziato- mai trascurato questo tema, sono numerose le azioni messe in campo”. Il consigliere ha dato comunque disponibilità ad approfondire il tema in commissione.

(Cristian Casali, Francesca Mezzadri)

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