COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Rpt. corr. Lavoro. Ok in Commissione al piano dell’Agenzia del lavoro, ma molti ne criticano il ritardo/ foto

Dal Partito Democratico, al M5s fino a Fratelli d’Italia-An dito puntato per lo slittamento, spiega la giunta, “dovuto alle lunghe trattative con il governo”.

La commissione Cultura, Scuola e Formazione presieduta da Giuseppe Paruolo ha dato parere positivo (ma con l’astensione del Movimento 5 Stelle, Lega Nord e Fratelli d’Italia-An) all’approvazione del piano annuale di attività dell’Agenzia regionale per il lavoro, ma raccomandando maggior tempestività nel presentare il piano. Le critiche dai consiglieri si sono appuntate sul ritardo con cui si è arrivati in Commissione. Ritardo dovuto “alle trattative fondamentali con il governo, arrivate a un punto definitivo solo a settembre”, ma che non è piaciuto a Gian Luca Sassi del M5s (“Capisco le difficoltà che hanno portato a questi tempi, ma per noi questa può essere solo una presa d’atto”) e di Tommaso Foti di Fdi-An (“I piani si possono fare e integrare, qui noi stiamo parlando del niente”).

Il piano, comunque, parla di poco più di 90 mila utenti rinviati a servizi specialistici, 96 mila colloqui di preselezione e 47 mila persone segnalate alle 16 mila aziende che si sono rivolte alla rete dei servizi per la ricerca di circa 21 mila profili professionali. Inoltre, a partire dal 2018, a causa dell’inquadramento dei dipendenti provinciali, l’Agenzia si troverà a gestire 500 dipendenti.

Dure critiche arrivano dal consigliere del Partito Democratico Giuseppe Boschini, perché “nel piano andrebbero scritte le cose che si hanno intenzione di fare, questa invece per noi è una presa d’atto. Il piano, dunque, dovrebbe essere presentato nei primi mesi del 2018 e nella pianificazione spero di trovare i dati dell’attività e una relazione annuale di pianificazione, come previsto dalla legge regionale”.

Nel Pd a Boschini dà man forte Giuseppe Paruolo: “Come presidente della Commissione -ha detto- raccolgo le segnalazioni sulle tempistiche, perché l’indecisione delle trattative del governo non esime dal presentare il piano. Come membro della commissione -aggiunge- volevo cercare traccia di una serie di bandi fatti per gestire i servizi per l’impiego, ma non ho trovato nulla, nemmeno i soldi che sono stati spesi. Inoltre, credo si debba integrare il sistema informativo”.

In difesa dell’Agenzia c’è Igor Taruffi (Sinistra Italiana), perché “vorrei sottolineare la difficoltà degli uffici costretti a lavorare nel caos istituzionale per via delle manovre che ci sono cadute addosso dal governo. Se facciamo la disamina del ritardo con cui siamo arrivati in Commissione, dobbiamo partire dalle origini”.

Ad insistere nelle critiche, però, è ancora Foti, perché “questa Commissione non dovrebbe nemmeno esprimersi all’alba del 30 novembre. In più: i 38 centri di cui si parla nel piano che fine faranno? Così come le 20 mila offerte di lavoro a cui ci si riferisce: quante ne sono state concluse?”. A calcare la mano Raffaella Sensoli (M5s): “Servirebbe più personale, altrimenti non si riesce a indirizzare bene” chi cerca lavoro “nelle aziende”. Paolo Zoffoli (Pd) chiede chiarimenti su “stabilizzazioni e assunzioni”. L’assessore alla Formazione professionale Patrizio Bianchi ha raccolto le critiche, che “fanno parte di azioni pubbliche. E’ vero che si è arrivati in ritardo, ma senza trattativa del governo sarebbe stato inutile venire qui”.

Nel corso della commissione, parlando di disoccupazione giovanile, il consigliere Giuseppe Boschini ha espresso dubbi sull’opportunità di realizzare senza il coinvolgimento dell’Agenzia per il lavoro

(rpt. corr: “sull’opportunità di realizzare senza il coinvolgimento dell’Agenzia per il lavoro”)

la ricerca Giovani, occupazione e lavoro autonomo in Emilia Romagna, pubblicata a cura dell’Assemblea legislativa. Si tratta di una ricerca svolta all’interno di un focus sull’occupazione giovanile iniziato nella scorsa legislatura e che si è avvalso di docenti e ricercatori dell’Università di Bologna.

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