La Regione, assieme a diverse amministrazioni locali, è “gravemente complice di una politica del commercio diretta a favorire prevalentemente gli insediamenti di grandi iper e delle megastrutture della grande distribuzione”. L’accusa arriva dal Movimento 5 stelle che nell’interrogazione depositata questa mattina domanda all’esecutivo se “non si ritenga complice” di questa situazione.
“A fine 2017- scrive l’esponente del Movimento citando i dati di Unioncamere- le imprese giovani attive risultano essere 31.135, pari solo al 7,7 per cento delle imprese regionali, la quota più bassa d’Italia”. Dati che, per i Cinque stelle, confermano “la progressiva riduzione della tradizionale vocazione della regione alla piccola impresa”.
Con l’interrogazione viene chiesto quindi alla Giunta”cosa stia facendo per impedire nuove chiusure di piccoli negozi e cosa per impedire che i giovani emiliano-romagnoli emigrino in altri territori”.
A questi interrogativi il Movimento aggiunge la richiesta di “promuovere studi e analisi che permettano innanzitutto di capire se queste nuove aree” commerciali “siano davvero necessarie, se possibile evitando di affidarli a società di consulenza e a soggetti vicini alle forze politiche di maggioranza e abituali fornitori di servizi alle grandi catene della distribuzione”.
(Andrea Perini)