Evitare la chiusura dell’Arsom, azienda metalmeccanica storica di Carpi (Modena) ma che dal 2013 si è trasferita a San Martino in Rio (Reggio Emilia). A chiederlo con un’interrogazione alla Giunta regionale è Sinistra Italiana, specie dopo che lo scorso 2 febbraio “senza preavviso, ha annunciato la messa in liquidazione e la cessazione delle attività e, con tutta probabilità, arriverà a dichiarare lo stato fallimentare”.
Lo scorso 6 febbraio la Fiom ha organizzato un presidio davanti ai cancelli dell’azienda per denunciare la situazione in cui versano i 40 dipendenti dell’azienda e “i sindacati fanno sapere- spiega il consigliere- che l’azienda non ha mai evidenziato difficoltà produttive, tanto che nell’autunno scorso sono state fatte nuove assunzioni”.
Nonostante questo, però, spiega l’esponente di Si, “l’azienda da oltre un anno era solita ritardare di una decina di giorni il pagamento degli stipendi. Al rientro dalla pausa di fine anno c’è stata un’accelerazione e non sono state pagate le tredicesime e a oggi i dipendenti sono in arretrato di tre mensilità”.
Dunque il consigliere interroga l’esecutivo regionale per sapere cosa voglia fare la Regione “per favorire il confronto tra le parti ed evitare la chiusura di un’azienda così importante per il nostro territorio” e come intenda procedere per “avviare i necessari accertamenti finalizzati a portare alla luce le reali cause che hanno condotto l’azienda a una cessazione improvvisa dell’attività nonché a tutelare i lavoratori”.
(Margherita Giacchi)