Anche la toponomastica deve essere rivista con la lente della parità di genere. Tante le strade, le piazze o i luoghi pubblici dedicati agli uomini, oltre il 50 per cento, pochi quelli alle donne, tra il 6 il 7 per cento. Dati nazionali, estrapolati da una ricerca dell’Associazione toponomastica femminile, che Giulia Gibertoni del Movimento 5 stelle utilizza per chiedere all’esecutivo di “aderire alla campagna ‘8 marzo 3 donne 3 strade’, impegnandosi ad avviare un percorso di monitoraggio” per garantire l’applicazione dei principi di parità. Una richiesta messa nero su bianco in un’interrogazione depositata proprio nel giorno della Festa della donna e in cui la pentastellata ricorda come i dati nazionali possano essere traslati all’interno del territorio regionale visto che la tendenza a dedicare la maggior parte di vie o strade a figure maschili è comune a tutta l’Europa occidentale.
Nell’atto ispettivo Gibertoni domanda alla Giunta anche se “intenda sollecitare l’Anci a svolgere attività per aumentare il numero di strade intitolate a figure femminili”, un modo per combattere efficacemente “gli stereotipi di genere”.
(Andrea Perini)