Nuovo procedimento di valutazione d’impatto ambientale (Via) al vaglio di enti e associazioni: ancora punti da limare prima dell’approdo in Aula. È quello che emerge dalle osservazioni arrivate oggi durante l’udienza conoscitiva sul progetto di legge della Giunta (che recepisce una norma nazionale adattando quella regionale). Un pdl tecnico che tornerà di nuovo in commissione entro fino mese, “probabilmente nella seduta del 5 aprile”, ha specificato la presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità Manuela Rontini, prima del suo approdo in Assemblea che dovrebbe avvenire “nell’Aula fissata per la metà di aprile”. Per questo Rontini ha invitato i rappresentanti degli enti e delle associazioni di categoria presenti oggi a inviare le proprie osservazioni “entro il 29 marzo, in modo che i consiglieri possano valutarle e nel caso tradurle in emendamenti”.
Le osservazioni. Ma intanto oggi sono arrivate le prime considerazioni. Giuseppe Vischetti di Confindustria Emilia Romagna ha specificato come “le imprese abbiano bisogno di tempi di chiusura di procedimento più brevi e di un quadro normativo chiaro”. Per questo ha invitato la Giunta a “tentare di mantenere all’interno del nuovo testo di legge quelle norme contenute nella precedente legislazione. Un esempio possono essere i tempi di chiusura dei procedimenti: quelli del legislatore nazionali sono più lunghi di quelli che prevedeva la vecchia legge regionale. Quindi servirebbe discuterne con il ministero”. Altre criticità riguardano “alcuni passaggi nazionali recepiti” che possono andare in contrasto con altre norme (nell’articolo 1 per esempio). E sullo screening e il pre-screening ha aggiunto: “Si potrebbero adottare liste di controllo”.
Mentre da Fabrizio Balboni, tecnico del comune di Ravenna, sono arrivate le domande riguardanti il “Suap (sportello unico attività produttive, ndr) e il suo ruolo di intermediario e la legge regionale 9 del 1999 (ovvero la precedente norma sulla Via, ndr)”. Per quanto riguarda il Suap è stato chiarito dai tecnici regionali che non avrà alcun ruolo di intermediazione la legge 9 del ’99, “è ancora in vigore nelle parti che non sono incompatibili”.
Le novità. I cambiamenti più significativi, ha spiegato Massimo Iotti del Partito democratico, relatore di maggioranza del pdl, riguardano “gli allegati, ovvero le elencazioni nel dettaglio degli interventi assoggettati alla Via o che possono rientrare, l’istituzione di un procedimento unico all’interno della Conferenza di servizio che conterrà la Via ma anche tutte le altre autorizzazioni del caso, la perentorietà dei tempi che presuppone una sburocratizzazione e le forme di partecipazione in cui all’istituto dell’inchiesta pubblica sono stati aggiunti quelli dell’istruttoria pubblica e del contraddittorio (contenuti nella vecchia norma)”.
(Andrea Perini)