astenuti Ln e M5s
Parere favorevole in commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, in attuazione della legge regionale che contiene le norme per la tutela dei consumatori e degli utenti, al Piano di attività biennale, aggiornabile annualmente, nel quale sono definite le risorse da destinare alla promozione e tutela dei diritti dei consumatori, i criteri per la scelta dei progetti e dei programmi di attività da incentivare e le priorità di intervento. Sì da Pd e Misto-Mdp, astenuti Ln e M5s.
In sede di dibattito, Andrea Bertani (M5s) ha chiesto se i criteri per la scelta dei progetti e dei programmi di attività da incentivare tengano conto anche delle associazioni di piccoli dimensioni che, pur non iscritte al registro regionale, operano con efficacia sul territorio. Inoltre, in merito all’approvazione dei progetti da finanziarie, al fine di evitare contenziosi e ricorsi, il consigliere ha domandato se esista o se si ritenga di istituire un soggetto arbitro. L’assessore al Commercio, Andrea Corsini, ha risposto che, per motivi di rappresentatività e trasparenza, la partecipazione ai bandi regionali delle associazioni di piccole dimensioni è subordinata alla partnership con quelle più grandi iscritte al registro e che, nell’ambito di bandi pubblici, non è possibile individuare alcuna figura preposta a funzioni di conciliazione.
Silvia Prodi (Misto-Mdp), richiamando la risoluzione approvata in Aula che impegna la Giunta regionale a intervenire a tutela degli utenti che hanno avviato ricorsi contro i gestori del servizio ferroviario, ha domandato se le associazioni che operano a tutela dei consumatori e degli utenti possano attivarsi a sostegno delle spese legali degli utenti ferroviari. L’assessore ha risposto che le uniche spese per le quali è ammessa una compartecipazione sono quelle sostenute per controversie extra giudiziali.
Infine, Mirco Bagnari (Pd) ha ricordato come il tema delle dimensioni delle associazioni sia stato ampiamento discusso in sede di approvazione della legge regionale, proprio per evitare che quelle più piccole siano escluse dai finanziamenti. La soluzione tecnica, ha evidenziato il consigliere, è stata quella di prevedere che solo le associazioni iscritte al registro regionale possano inoltrare domanda di finanziamento, spingendo in tal modo quelle più piccole all’aggregazione.
(Luca Govoni)