Il caso verificatosi a Castelnovo ne’ Monti, nel reggiano, di una donna al sesto mese di gravidanza che, lamentando forti dolori e contrazioni, ha atteso invano l’arrivo dell’elisoccorso in seguito a una chiamata di emergenza al 118, giungendo in ambulanza all’ospedale di Reggio Emilio un’ora e mezzo dopo la richiesta di soccorso, è oggetto di un’interrogazione presentata da Galeazzo Bignami (Fi).
Dopo la chiamata al 118 – riporta il consigliere – un’ambulanza e un’auto medica si sono precipitate sul posto e nel frattempo la centrale operativa Emilia Ovest del 118 ha ordinato all’elicottero dell’elisoccorso di Bologna di partire immediatamente, come da protocollo entrato in vigore dopo la chiusura del punto nascita all’ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti. L’elicottero, però, ha causa di un’avaria, non è riuscito a prendere il volo e la donna, di conseguenza, ha dovuto ricorrere al trasporto via terra.
Da qui l’iniziativa di Bignami, che chiede alla giunta regionale “per quale motivo, una volta accertata l’avaria, non sia stato possibile inviare sul posto un altro elicottero e se non si ritenga opportuno verificare cosa non abbia funzionato nella gestione del servizio di emergenza”. Il capogruppo di Fi, inoltre, domanda all’esecutivo regionale “quali siano le tempistiche entro le quali sarà assicurata nelle zone appenniniche la presenza di un elisoccorso h24 e se quanto accaduto non motivi a riconsiderare la chiusura dei punti nascita montani”.
(Luca Govoni)


