COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Europa. Sì da commissione Cultura a Relazione per Sessione europea 2018

Parere favorevole da Pd e Misto-Mdp, astenuti Ln, M5s e Fi. Boschini (Pd): “la Regione prenda posizione in modo netto circa il finanziamento delle politiche di coesione e del Fondo sociale nel periodo 2020-2027”

La commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Giuseppe Paruolo, ha espresso parere consultivo favorevole, in merito alle materie di competenza, alla Relazione della Giunta per la Sessione europea dell’Assemblea legislativa relativa al 2018. Hanno votato a favore i gruppi Pd e Misto-Mdp, mentre si sono astenuti i gruppi Ln, M5s e Fi.

Alla luce della prossima presentazione da parte della Commissione europea della proposta sul quadro finanziario pluriennale (Qfp) post 2020 (2020-2017), la commissione assembleare ha rilevato l’importanza di prevedere adeguati finanziamenti per dare continuità alle politiche regionali, nazionali ed europee in materia di formazione e lavoro, in particolare a favore dei giovani, garantite soprattutto grazie ai fondi strutturali e in particolare al Fondo sociale europeo. Inoltre, in merito all’iniziativa “Anno europeo del patrimonio culturale 2018” la commissione assembleare ha espresso apprezzamento per la campagna di sensibilizzazione denominata “ENERGIE DIFFUSE-Emilia-Romagna, un patrimonio di culture e umanità” promossa dalla Regione. L’iniziativa – è stato ricordato – ha come obiettivo la valorizzazione e la promozione del sistema culturale regionale di cui si intende diffondere la conoscenza e la fruizione presso la popolazione, in particolare nelle fasce e nelle realtà generalmente più distanti, svantaggiate o comunque non raggiunte o interessate alla fruizione culturale.

Giuseppe Boschini (Pd) è intervenuto sulla predisposizione del quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea post 2020 invitando la Regione, per quanto di competenza, a prendere posizione in modo netto affinché le politiche di coesione siano ambiziose e adeguatamente finanziate. “Ci sono nuove variabili- ha ricordato il consigliere- come l’effetto Brexit che dovranno essere attentamente valutate nella predisposizione dei futuri bilanci dell’Unione europea, in particolare per quanto riguarda il finanziamento del Fondo sociale europeo”.

(Luca Govoni)

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