Screening uditivo neonatale, la copertura in Emilia-Romagna si avvicina al 100 per cento: nel 2016 sono stati 34.640 (99,6 per cento) i nati sottoposti a screening, con diagnosi di ipoacusia il 3,8 per mille. La tutela dei diritti e l’inclusione delle persone sorde è il tema affrontato in mattinata in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli.
Attraverso il fondo sociale regionale, ha poi spiegato lo stesso Zoffoli, nel 2017 sono stati erogate risorse per 200mila euro: 100mila per attività di segretariato sociale rivolta ai non udenti, 50mila utilizzati per interventi di interpretariato nella lingua italiana dei segni e 50mila per servizi di sottotitolazione. Anche nella programmazione 2018, ha quindi evidenziato il presidente, si darà continuità a questa progettualità con ulteriori 150mila euro. Zoffoli, inoltre, ha ricordato che entro la fine dell’estate termineranno i lavori di adeguamento per rendere fruibili ai non udenti gli spazi dell’aula consiliare e della sala polivalente dell’Assemblea legislativa.
La sfida, ha ribadito Giulia Gibertoni (M5s), “è quella dell’integrazione, dato che crediamo nel diritto alla parola e nel diritto all’abilitazione alla parola in tutte le sue forme”.
Il consigliere Gabriele Delmonte (Ln) ha invece parlato dell’importanza dello screening.
Anche per Giuseppe Boschini (Pd) “è importante dedicare attenzione a questo tema, per scongiurare forme di discriminazione verso una quota non irrilevante di nostri concittadini”.
(Cristian Casali)