La Regione Emilia-Romagna assegni comunque, nonostante la scelta di sviluppare l’esperimento Dtt (Divertor tokamak test) a Frascati, i 25 milioni di euro per valorizzare e potenziare il centro di ricerche Enea del Brasimone, nel comune bolognese di Camugnano. A chiederlo, con un’interrogazione a risposta immediata in aula, è Igor Taruffi di Sinistra Italiana.
Il centro del Brasimone si era candidato a sviluppare, si legge nell’atto ispettivo, “una macchina di ricerca per gli studi sulla rimozione della potenza termica dal divertore, finalizzata alla dimostrazione tecnologica di una macchina per la fusione nucleare”.
Nel centro, ha spiegato il consigliere in Assemblea legislativa, “è attivo un consolidato gruppo di ricerca sul tema della fusione nucleare, circa 90 persone”.
La Giunta ha risposto attraverso l’assessore alla Programmazione territoriale Raffaele Donini: “Intendiamo insistere sul rilancio del sito Enea del Brasimone, riteniamo la graduatoria finale non rispettosa delle reali potenzialità del centro, chiediamo quindi il ricalcolo dei punteggi assegnati”. Il centro, ha aggiunto, deve essere considerato come un ambito prioritario nello sviluppo delle attività legate al Dtt, abbiamo costituito un tavolo per il Brasimone con l’obiettivo di rilanciare il sito”.
(Cristian Casali)