COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente Bologna. Interrogazione Taruffi-Torri (Si) su rischi per potenziamento impianto Stogit a Minerbio/ foto

I due consiglieri chiedono inoltre informazioni sul tipo di controlli effettuati sulla conservazione e la sicurezza dei metanodotti e sulla realizzazione da parte dell’azienda di opere di compensazione ambientale

“In quali modi siano state coinvolte le comunità locali nell’iter di potenziamento avviato da Stogit e da Snam”. Sono Igor Taruffi e Yuri Torri di Sinistra italiana a intervenire, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, sulla richiesta formulata dall’azienda, accordata dal ministero dell’Ambiente, di aumentare la capacità di stoccaggio del sito bolognese di Minerbio.

Stogit è il principale operatore nazionale nel settore dello stoccaggio di gas naturale.

Le turbine che comprimono il gas nel sottosuolo di Minerbio, spiegano i due consiglieri, “bruciano metano ed emettono in atmosfera oltre 150 tonnellate l’anno di ossidi di azoto, una quantità che equivale alle emissioni di 300 mila automobili”. L’azienda, proseguono, “rilascia inoltre in atmosfera 1,2-1,5 milioni di metri cubi di metano l’anno, pari a circa 1000 tonnellate”. Mentre parte dei metanodotti, rimarcano i due esponenti di Si, “passa a pochi metri dagli edifici, come l’asilo nido in costruzione”.

Taruffi e Torri chiedono quindi all’esecutivo regionale informazioni sui rischi, di ogni tipo, connessi al potenziamento dell’impianto, sia per i lavoratori Stogit sia per i cittadini, e sul tipo di controlli effettuati sulla conservazione e la sicurezza dei metanodotti. I due consiglieri vogliono anche sapere se a Stogit è stato richiesto di realizzare opere di compensazione ambientale per le emissioni prodotte.

(Cristian Casali)

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